LAVORATORI SOMMINISTRATI DELLA SANITÀ PUBBLICA LOMBARDA: L’IMPEGNO DELLA REGIONE AD APRIRE IL CONFRONTO SUL PREMIO COVID-19

LAVORATORI SOMMINISTRATI DELLA SANITÀ PUBBLICA LOMBARDA: L’IMPEGNO DELLA REGIONE AD APRIRE IL CONFRONTO SUL PREMIO COVID-19

 

LAVORATORI SOMMINISTRATI DELLA SANITÀ PUBBLICA LOMBARDA: L’IMPEGNO DELLA REGIONE AD APRIRE IL CONFRONTO SUL PREMIO COVID-19

Neppure la bomba d’acqua caduta stamattina su Milano ha potuto fermare il presidio dei lavoratori somministrati della sanità lombarda, organizzato sotto Palazzo Lombardia da Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp, le organizzazioni sindacali che ne hanno tutela e rappresentanza. Diverse le iniziative organizzate su tutto il territorio nazionale con un comune denominatore: la parità di trattamento per quei lavoratori “interinali”che hanno combattuto in trincea il Covid-19 accanto ai dipendenti delle aziende sanitarie senza il riconoscimento alcuno di indennizzi e premialità per l’impegno dimostrato.

Una delegazione delle tre organizzazioni è stata ricevuta nel corso del presidio dall’assessorato al Welfare di Regione Lombardia, ricevendo garanzie sulla volontà politica di ricercare soluzioni utili per eliminare la disparità economica venutasi a creare attraverso un tavolo di confronto che si aprirà nelle prossime settimane con l’assessore Gallera e le direzioni interessate.

L’obiettivo è quello di valutare insieme percorsi normativi e tecnici che consentano la risoluzione del problema.

Alla Regione i sindacati hanno inoltre richiesto di farsi tramite presso il governo perché possa intervenire sulle disposizioni contenute nella legge Madia, che non consentono ai lavoratori somministrati di beneficiare di concorsi riservati con un punteggio che riconosca la loro professionalità. “La nostra non è soltanto una vertenza volta all’equiparazione economica dei lavoratori di agenzia ma anche e soprattutto una battaglia di giustizia e di rispetto verso chi ha svolto il suo dovere con coraggio ma rischia oggi di essere eroe di serie B. Ci riteniamo comunque soddisfatti di queste prime risposte, frutto della mobilitazione dei lavoratori, in attesa di vedere la concretezza e la coerenza delle proposte che ci verranno avanzate al tavolo del confronto”, hanno dichiarato i segretari generali di Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp, Guido Fratta , Mario Santini e Marco Fraoni. “Abbiamo inoltre apprezzato la vicinanza delle nostre confederazioni e dei colleghi della funzione pubblica che vogliamo ringraziare”, concludono i tre -. Tanti i lavoratori delle agenzie interinali precettati in servizio oggi, a testimonianza di quanto queste persone siano ormai fondamentali per garantire il buon funzionamento del servizio sanitario regionale”.

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