Firmato in Provincia, a Como, un Protocollo per le pari opportunità e contro le discriminazioni. La Cisl c’è!

Firmato in Provincia, a Como, un Protocollo per le pari opportunità e contro le discriminazioni. La Cisl c’è!

Lunedì 6 ottobre presso la sede della Provincia di Como istituzioni, enti e realtà del territorio hanno firmato il “Protocollo d’Intesa per la promozione delle pari opportunità e la prevenzione delle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro”. Uno strumento prezioso di collaborazione promosso dalla Consigliera di Parità provinciale Federica Peraboni e sostenuto dalla Provincia di Como. «La parità di genere è una condizione indispensabile per lo sviluppo della società e del territorio – le parole della consigliera Peraboni -. Nonostante i progressi, molte lavoratrici continuano a segnalare discriminazioni legate all’accesso al lavoro, alla retribuzione, alla carriera, alla genitorialità e persino molestie. Fenomeni che ostacolano la conciliazione tra vita e lavoro e che spesso costringono le donne a ridurre l’orario lavorativo o a dimettersi. L’obiettivo di questo protocollo è quello di costruire un ambiente di lavoro più equo, valorizzando le esperienze del territorio, promuovendo il lavoro in rete e rendendo più efficaci le azioni a sostegno dell’inclusione e del monitoraggio della condizione femminile nel mondo del lavoro. L’indipendenza economica è libertà: se le donne lavorano, l’economia cresce e il sistema sociale si rafforza».
Una sfida, quella della parità, ancora ben lontana dall’essere vinta anche sui nostri territori, come confermato dai dati dell’Osservatorio del mercato del lavoro della provincia di Como. Nel 2024 nel comasco il tasso di occupazione femminile era al 44,3% contro il 58,8% degli uomini. Il tasso di disoccupazione risultava al 7% per le donne rispetto al 4,4% per gli uomini; il tasso di inattività delle donne era al 34,9%, mentre per gli uomini al 22,7%.
Tre le azioni principali previste dal Protocollo firmato lunedì:
• l’istituzione di un Tavolo provinciale di promozione e monitoraggio delle pari opportunità, con il compito di raccogliere dati, analizzare criticità e individuare soluzioni concrete;
• la promozione di iniziative di sensibilizzazione e formazione contro le discriminazioni e le molestie nei luoghi di lavoro;
• la diffusione delle buone prassi esistenti e il sostegno all’implementazione della certificazione della parità di genere;
• attività di informazione e divulgazione sui bandi e sui progetti dedicati al tema;
• l’organizzazione di incontri e percorsi formativi condivisi.
L’intesa, che avrà una durata triennale, con possibilità di rinnovo è stata sottoscritta, oltre che dalla Consigliera di Parità della Provincia di Como, da: Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como/Lecco, CISL dei Laghi, CGIL Como, UIL del Lario, INAIL Como, ATS Insubria, Confindustria Como, Ordine dei Consulenti del Lavoro, Confcooperative Insubria, CNA Lombardia Nord Ovest, Confartigianato Como, Associazione Donne Giuriste Italia sezione di Como, Confesercenti, Confcommercio Como, Università degli Studi dell’Insubria, Ufficio scolastico territoriale di Como – UAT Como, Compagnia delle Opere, ASC Como.

Paola Gilardoni durante il suo intervento

Firmataria per la Cisl dei Laghi Paola Gilardoni, componente della Segreteria. « Se alla costruzione di una comunità inclusiva contribuiscono politiche che promuovono equità, a partire dalla rimozione di ostacoli di natura economica, sociale, educativa che possano limitare lo sviluppo, oggi si è dato avvio ad un percorso di alleanza finalizzato a contrastare le disuguaglianze di genere -. Le sue parole – Il nostro Paese, si colloca al 35° posto nella classifica del Gender Equality Index europeo del 2025 e all’85° posto su 146 nell’ultimo Global gender gap report. L’area di maggior criticità attiene alla partecipazione delle donne al lavoro e le condizioni di segregazione orizzontale e verticale, che producono effetti sulle retribuzioni, ed espongono al rischio di vulnerabilità economica. Nel mercato del lavoro comasco vi sono condizioni di iniquità nei differenti livelli di partecipazione di donne e uomini al mercato del lavoro. Il contrasto alle disuguaglianze sociali, proprio per la sua complessità, richiede sempre interventi che operino su diverse dimensioni. Crediamo quindi in un lavoro di rete, tra associazioni ed istituzioni nel territorio. Il protocollo che abbiamo sottoscritto questa mattina presso la Provincia di Como ha un valore innanzitutto nel modello proposto, quello del rafforzamento delle relazioni tra istituzioni, rappresentanze economiche e sociali che insieme condividono l’obiettivo della promozione della parità, e percorsi di lavoro per raggiungerla. In una fase storica caratterizzata da frammentazione, vulnerabilità sociali, messa in discussione dei sistemi di welfare tradizionale, si da un segnale di responsabilità di promozione di reti di inclusione nel territorio. Nel contenuto c’è un tema che merita di essere attenzionato dal sistema di relazioni sindacali, aziendali e territoriali a cui si devono collegare dedicate politiche pubbliche, dai servizi per la famiglia, agli orari della città: i bisogni connessi alla conciliazione degli impegni di cura con quelli di lavoro. Uno dei principali ostacoli alla fattiva parità. Come sindacato, assumiamo l’impegno attraverso la contrattazione a rafforzare ed estendere le misure previste per contrastare le discriminazioni, promuovere una maggior partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, una fattiva parità di genere, in riferimento alle retribuzioni, alle opportunità di sviluppo professionale, favorendo una condivisione degli impegni di con strumenti con conciliazione, previsti nell’obiettivo 5 di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030».

L’intervento della Consigliera di Parità Federica Peraboni