Ogni giorno è 25 novembre

Ogni giorno è 25 novembre

È un messaggio chiaro quello lanciato da CGIL Como, CISL dei Laghi, UIL Lario. Fare rete affinché la violenza e le discriminazioni nei lughi di lavoro non trovino alcuno spazio. Oggi è necessario andare oltre le date e le ricorrenze, utili, ma non sufficienti per una società capace di dare risposte durature e concrete.
I dati offerti dall’ultimo Report Istat fotografano la realtà della penisola italiana: il 13,5% delle donne ed il 2,4% degli uomini (tra i 15 e i 70 anni) hanno subito molestie anche a sfondo sessuale sul lavoro nel corso della vita occupazionale. Poco oltre 2 milioni e 300 mila le persone che hanno subito una forma di molestia sul lavoro nell’arco della vita, di queste l’81% sono donne. Un fenomeno che, colpisce soprattutto le giovanissime: nel 21,2% dei casi fra i 15 ed i 24 anni. Non sono numeri, ma persone che subiscono, lungo il proprio percorso lavorativo, vessazioni, invasione di spazi e libertà fisica e psicologica, molestie se non violenze. Ed è un circolo perverso questo che parte dal denigrare la dignità delle persone e in particolare delle donne e finisce per provocare un danno all’ intera collettività. Quello di CGIL, CISL, UIL, è un richiamo alla legge 4/2021 che, ratificando la convenzione OIL 190, ha previsto il dovere del datore di lavoro di adottare ogni misura adeguata a prevenire violenze e molestie. Un impegno volto a quel cambiamento culturale che non può più essere rimandato. Il contrasto conto le discriminazioni passa dalla valorizzazione del lavoro delle donne sia sotto il profilo delle competenze che rispetto alla retribuzione. Proprio nel territorio di Como abbiamo partecipato come sindacati a quella rete che su spinta e promozione della Consigliera di parità Avv.ta Peraboni, ha visto la firma di un protocollo d’intesa istitutivo del tavolo comasco di promozione e monitoraggio delle pari opportunità nel mondo del lavoro. Ed è a quel punto di sintesi, fra parti istituzionali, sociali, datoriali, formative, rappresentanti dei tanti spicchi di mondo di cui si compone la nostra società, che oggi il sindacato lancia un appello.
Serve costruire, dando seguito al protocollo firmato, un percorso condiviso tra tutte le parti coinvolte, affinché siano cancellate le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro anche tramite l’utilizzo adeguato dei documenti di valutazione di rischio (inserire la valutazione del rischio di molestie deve diventare una prassi per tutte le realtà lavorative, anche, e soprattutto, laddove dove non c’è rappresentanza sindacale in azienda).
C’è ancora molta strada da fare, il protocollo siglato a ottobre è solo l’inizio di un percorso trasversale, per CGIL CISL e UIL è necessario rendere concreti gli obiettivi di sensibilizzazione e prevenzione fissati nell’accordo. Serve smantellare le barriere e i limiti posti alle donne in ambito

lavorativo, anche grazie ad un’offerta di servizi alle famiglie che rendano esigibile la parità di accesso al lavoro. La cultura giuridica del nostro Paese deve vivere oltre le librerie degli addetti ai lavori, ed essere capace di restituire giustizia e dignità, puntando alla migliore produttività.
CGIL Como, CISL dei Laghi e UIL Lario, condividono la necessità e l’urgenza di un dialogo con tutti i soggetti firmatari affinché si possa immaginare e costruire un sistema migliore, più inclusivo e capace di garantire un mondo del lavoro più inclusivo per tutte e tutti.

Alessandra Ghirotti (CGIL Como) Paola Gilardoni (CISL dei Laghi ) Dario Esposito (UIL Lario)