CGIL, CISL e UIL chiedono alle Amministrazioni locali di Varese di cogliere l’opportunità “Nidi Gratis”

La Giunta Regionale ha approvato l’avviso relativo alla misura sull’adesione dei comuni alla misura Nidi Gratis Plus 2025/2026 Con la DGR n. 459 del 2025.
La misura regionale, introdotta nel 2016, ha l’obiettivo di agevolare l’accesso dei bambini nella fascia di età 0-3 anni alle strutture per la prima infanzia, coprendo l’intera quota di retta mensile che supera l’importo rimborsabile dall’INPS, fissato a € 272,72 al mese per il periodo da settembre 2025 a luglio 2026.
Il contributo è assegnato alla famiglia in caso si acceda ad Asili nido pubblici o privati su posti convenzionati dal Comune.
Da una verifica regionale risulta che vi sono Amministrazioni sul territorio di Varese che non hanno in passato aderito alla misura.
Stante che il contributo al costo della retta previsto dalla Nidi Gratis, finanziato con risorse europee, è vincolato all’adesione del Comune alla misura regionale, la mancata partecipazione da parte dell’Amministrazione locale riduce la tutela per le famiglie e crea un effetto di iniquità sul territorio.
CGIL, CISL e UIL chiedono alle Amministrazioni locali, nel caso non avessero avvitato la procedura, di aderire alla misura Nidi Gratis, cogliendo l’opportunità offerta dalla prossima finestra del bando regionale (dal 26 agosto all’11 settembre) per poter manifestare l’interesse.
Riteniamo che i Comuni debbano investire maggiormente nei servizi educativi per la prima infanzia, in quanto principale strumento per sostenere le famiglie negli impegni di conciliazione dei tempi di cura e lavoro e promuovere parità tra lavoratrici e lavoratori. Inoltre è una misura fondamentale che contrasta il rischio di povertà infantile, favorendo processi di inclusione.
Oltre ad estendere il numero dei posti autorizzati sul territorio, (ora l’obiettivo al 2030 fissato in Europa è del 45%) è necessario quindi assicurarsi che le famiglie possano effettivamente accedervi. Ci sono infatti ancora molte barriere come il costo delle rette e la selezione delle domande ricevute, che tipicamente predilige le famiglie in cui sono occupati entrambi i genitori.