Luna Park a Como, il sostegno della Felsa Cisl dei Laghi ai lavoratori

Luna Park a Como, il sostegno della Felsa Cisl dei Laghi ai lavoratori

Un’ampia distesa spoglia, così si presentava, martedì 11 marzo, l’area di Muggiò tradizionalmente destinata al Luna Park, e oggetto di uno scontro tra che si protrae ormai da qualche anno tra i lavoratori dello spettacolo viaggiante e il Comune di Como. Scontro, come noto, riguardante la riduzione dell’area destinata alle giostre e oggetto di ripetuti ricorsi al TAR Lombardo, che più volte ha dato loro ragione ai primi, riconoscendo la legittimità delle richieste e sospendendo a più riprese i provvedimenti comunali. L’ultima intimazione del TAR a Palazzo Cernezzi era stata di provvedere alla pubblicazione di un nuovo bando per l’assegnazione degli spazi in tempi rapidi, entro l’8 marzo. In quella data la giunta approvava alla pubblicazione del “secondo avviso di selezione pubblica”, comunicando la disponibilità dell’area per “l’installazione del Luna Park nel periodo dal 5 aprile 2025 al 27 aprile 2025”, fissando le 23:59 del giorno 11 marzo per la presentazione delle domande. Facendo, però, seguire un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, per la discussine del merito della sentenza del TAR, che avverrà martedì 18 marzo. Al bando i lavoratori hanno partecipato, e si dicono fiduciosi sull’affettiva realizzazione del Luna Park quest’anno.
Martedì, dalla distesa spoglia dell’ex piazza d’armi, l’appello al sindaco ad un dialogo più franco. «Quello che non capiamo sono le ragioni che hanno portato questa Amministrazione ad attaccarci e a sacrificarci, senza che nessuno di noi abbia mai commesso alcun reato – spiega Vincenzo La Scala Snivs-Felsa Cisl (la categoria che tutela gli interessi di chi svolge attività di spettacolo viaggiante). Dietro di noi c’è un’area completamente vuota, che in passato ha dato lavoro a 67 famiglie, che hanno sempre svolto la loro attività pagando regolarmente le tasse e il suolo pubblico e alimentando una ricchezza parallela alla zona, vista la presenza di negozi nel circondario che hanno sempre beneficiato del maggiore afflusso di persone. Quella che vogliamo replicare è una tradizione centenaria che questa Amministrazione sembra voler cancellare, e non ne capiamo il perché. Ignorando anche il parere della cittadinanza. Ricordo le quasi 3 mila firme raccolte lo scorso anno, ma forse sono state sottoscritte da cittadini di serie B… Abbiamo investito tempo e denaro in questa battaglia, ma il Comune continua a ignorare le sentenze. Quello che chiediamo è, semplicemente, di poter lavorare. Abbiamo ottemperato a molte delle sollecitazioni avute: abbiamo tolto la musica, previsto un servizio di vigilanza… Insomma, ci siamo attivati. Vorremmo poter dialogare con il Comune apertamente, senza pregiudizi. Vogliamo che il sindaco ci spieghi che cos’ha contro le giostre».
Ma quest’anno il Luna Park si farà oppure no? Sulla decisione pende infatti la spada di Damocle dell’ultimo ricorso di Palazzo Cernezzi al Consiglio di Stato. «Il Luna Park quest’anno si farà – conclude La Scala -. Il ricorso riguarda infatti la metratura a disposizione delle giostre, non l’effettiva realizzazione del Luna Park. Nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse accettare la sospensiva dell’ultima disposizione del TAR ci troveremmo con 23 mila metri quadrati a disposizione anziché 28 mila, per cui faremo in modo di stringerci un po’».
«La Felsa Cisl dei Laghi – spiega il coordinatore territoriale Alberto Trevisan – ribadisce il proprio sostegno alle famiglie impegnate in questa battaglia e chiede al Comune di Como di rispettare le decisioni del TAR, garantendo l’assegnazione dell’area tradizionale di 28.000 m² per lo svolgimento del Luna Park. Ricordo che la categoria dei lavoratori dello spettacolo viaggiante è riconosciuta dalla legge n. 337/1968, che impone ai comuni di individuare aree idonee per queste attività. Ci aspettiamo il rispetto delle normative vigenti e, soprattutto, dei lavoratori stessi».