Quasi 2 mila le cattedre scoperte tra Como e Varese. I dati della Cisl Scuola

Al termine delle procedure di mobilità per l’anno scolastico 2025/26, le province di Como e Varese registrano, tra posto comune e sostegno, un elevato numero di cattedre scoperte: complessivamente 824 posti a Como e 1.065 a Varese. I dati, elaborati dalla CISL Scuola sulla base delle informazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione, delineano un quadro che richiede particolare attenzione. L’ampiezza delle vacanze nelle province di Como e Varese non è un episodio isolato, ma il risultato di dinamiche profonde che attraversano il sistema scolastico lombardo e nazionale.
I docenti tendono a richiedere trasferimenti verso province percepite come più vantaggiose dal punto di vista personale, familiare o professionale. Questo movimento costante di personale crea uno squilibrio tra i flussi in entrata e in uscita, lasciando scoperti numerosi posti negli organici locali.
I concorsi pubblici, spesso caratterizzati da tempistiche dilatate e procedure complesse, non riescono a compensare tempestivamente i pensionamenti.
L’incremento costante degli alunni con disabilità certificata e con disturbi specifici dell’apprendimento ha determinato una domanda sempre più pressante di docenti specializzati. Questo fenomeno riflette tanto l’evoluzione dei processi diagnostici e della sensibilità verso l’inclusione scolastica, quanto l’emergere di nuove problematiche educative. Tuttavia, i percorsi di specializzazione per il sostegno didattico non riescono a formare un numero adeguato di docenti qualificati, creando un divario strutturale tra richiesta e offerta formativa specialistica.
La coesistenza di graduatorie provinciali, concorsi ordinari, procedure straordinarie e abilitazioni crea un sistema complesso che non sempre riesce a intercettare efficacemente le disponibilità professionali presenti sul territorio.
Alcune materie, particolarmente quelle tecnico-scientifiche e linguistiche, registrano carenze croniche di candidati qualificati, mentre determinate aree geografiche risultano meno attrattive per ragioni logistiche, economiche o di contesto sociale.
«La Cisl Scuola, che ha elaborato questi dati sulla base delle informazioni ministeriali – spiega Francesco Falsetti, segretario generale della Cisl Scuola dei Laghi – evidenzia come a livello nazionale risultano ancora vacanti e disponibili 52.656 posti, di cui 38.260 comuni e 14.396 di sostegno, confermando una criticità strutturale del sistema scolastico italiano. La Cisl Scuola dei Laghi, che rappresenta specificamente i territori di Como e Varese, ha sempre sostenuto la necessità di politiche mirate per fronteggiare la carenza di personale, particolarmente critica nelle aree del sostegno didattico, dove si concentra la maggior parte delle disponibilità in entrambe le province. La consistenza delle disponibilità evidenzia l’urgenza di implementare strategie coordinate per garantire la piena copertura dell’organico. La situazione richiede un approccio sistemico che consideri tanto le dinamiche di breve periodo quanto gli aspetti strutturali del reclutamento docente».
«In questo contesto – prosegue Falsetti – assume particolare rilevanza la proposta avanzata dalla Cisl Scuola per un nuovo sistema di reclutamento a doppio canale. Come sottolineato dalla attuale segretaria generale Ivana Barbacci, “è quanto mai necessario e urgente cambiare questo sistema, rendendo strutturale un doppio canale di reclutamento che riconosca il valore dell’esperienza di lavoro acquisita sul campo, consentendo di incrementare sensibilmente il numero dei posti coperti da personale di ruolo“. La proposta prevede “una maggiore flessibilità nella gestione delle assunzioni da concorso e l’istituzione di un doppio canale per l’assunzione di precari”, che dovrebbe diventare “modello stabile e aperto a tutte le tipologie di posto”, prendendo esempio dalle assunzioni da GPS su sostegno già sperimentate negli ultimi anni».
«Il doppio canale – conclude Falsetti – potrebbe rappresentare una risposta strutturale particolarmente efficace per territori come Como e Varese, dove la presenza di un consistente bacino di docenti con esperienza consolidata nelle graduatorie provinciali potrebbe contribuire significativamente alla copertura dei posti vacanti, garantendo al contempo stabilità e qualità dell’offerta educativa».
Trovate QUI il il quadro delle disponibilità per ordine scolastico.
