SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA, MEDICINA DI TERRITORIO E CONTINUITA’ ASSISTENZIALE: LOMBARDIA IMPREPARATA! Cgil,Cisl e Uil di nuovo in piazza

CGIL, CISL E UIL LOMBARDIA DI NUOVO IN PIAZZA QUESTA MATTINA CON IL SECONDO DEI PRESIDI SOTTO PALAZZO LOMBARDIA PER RIPARTIRE DAI DISTRETTI
Cgil, Cisl e Uil sono tornati a manifestare questa mattina davanti a Palazzo Lombardia. “La rete lombarda di sorveglianza epidemiologica – affermano le organizzazioni sindacali – quella che nel territorio sarebbe servita per individuare, tracciare e contenere i focolai di contagio, non era preparata a fronteggiare l’epidemia. Dopo anni di tagli della spesa e del personale nei Dipartimenti di Igiene e Prevenzione e di depotenziamento dei Laboratori di sanità pubblici non si è in grado di tracciare il contagio e sostenere la quantità di test necessaria in situazioni di emergenza epidemica”.
Servono più servizi territoriali e continuità assistenziale!
In piazza, durante il presidio, si è ribadito nel corso degl iinterventi, come la continuità di cura fra ospedale e territorio e l’integrazione dei percorsi sanitari, sociosanitari e assistenziali in Lombardia è rimasta sulla carta. Con un’epidemia che non ha fatto sconti, si sono mostrati tutti i limiti della sanità lombarda che ha retto la crisi solo grazie all’impegno degli operatori sanitari.
“Operatori ai quali, però, – proseguono unitariamente i sindacati- non è stato garantito ciò di cui avevano più bisogno: supporto, strumenti e modelli organizzativi; sorveglianza sanitaria e dispositivi di protezione individuali. Serviva una medicina di famiglia e un’organizzazione delle cure primarie nel territorio efficienti edequipaggiate, ma la politica sanitaria di Regione Lombardia sono anni che le indebolisce e le marginalizza”.
LE PROPOSTE DEI SINDACATI
Sorveglianza epidemiologica
• Adeguamento del piano pandemico regionale e rafforzamento dei protocolli per il controllo delle infezioni nelle strutture del sistema sanitario e sociosanitario
• potenziamento degli organici dei Dipartimenti di Igiene e Prevenzione, dei servizi ispettivi per la sicurezza negli ambienti di lavoro e di medicina del lavoro
• rafforzamento delle competenze epidemiologiche sul territorio a partire dalla rete dei “medici sentinella”, riorganizzando la medicina di base insieme agli specialisti ambulatoriali e la continuità assistenziale (USCA)
• programmazione di adeguati investimenti per assicurare scorte sufficienti di medicinali, reagenti, dispositivi di protezione individuale
Medicina di territorio e Continuità Assistenziale
• l’utilizzo delle maggiori risorse per la sanità previste dal DL “Rilancio”, per le misure di rafforzamento delle dotazioni organiche nella Sanità pubblica, della rete territoriale e di continuità assistenziale, dell’assistenza domiciliare, della medicina di territorio, dei servizi infermieristici, con l’introduzione dell’infermiere di famiglia o di comunità, e dell’integrazione dei servizi sanitari con i servizi sociali
• programmi e linee d’intervento per riprendere le attività ordinarie diagnostiche, ambulatoriali e chirurgiche sospese con l’emergenza, aggravando il problema delle liste d’attesa e aumentando il divario tra l’offerta sanitaria e il bisogno di salute della popolazione
• confronto sull’attuazione della legge regionale del 2015 e sullo “stato di salute” della Sanità lombarda. Bisogna ripartire dai Distretti e investire risorse finanziarie e professionali sulla sanità territoriale, riorganizzando e aumentando l’offerta sanitaria e sociosanitaria.
La mobilitazione proseguirà martedì 23 giugno, dalle 9.30 alle 12.00, sempre sotto palazzo Lombardia, con il presidio ripensare l’ospedale per il futuro della sanità lombarda”.