Bocciatura

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BOCCIATURA Unione Europea: “Il Governo ascolti le proposte del sindacato sulla crescita”“Fa bene il Presidente del Consiglio Conte a ricordare nei suoi incontri a livello internazionale che il Governo, gli imprenditori ed i lavoratori devono fare squadra. Ma questo si fa con il dialogo con i corpi sociali, riconoscendo il ruolo delle rappresentanze di imprese e sindacati e concordando insieme gli obiettivi economici e gli strumenti per favorire la crescita e la competitività del sistema produttivo italiano”. Lo sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Conte. “Altri Governi hanno pensato in passato di essere autosufficienti e di poter saltare il momento della mediazione sociale, così indispensabile nelle società complesse. Non ci sembra che abbiamo colto risultati significativi per il paese. Se il Governo Conte vuole essere più autorevole anche a livello internazionale e nel rapporto con la Commissione Europea deve puntare ad una maggiore coesione sociale, modificando l’impostazione della manovra economica attraverso una politica di concertazione con le parti sociali, così come predicava il premio Nobel, Modigliani di cui in questi giorni ricordiamo il centenario della nascita. A questo dialogo il sindacato non si sottrarrà, forte di una posizione unitaria e di un rapporto solido con i lavoratori ed i nostri iscritti”.Anche il Segretario generale aggiunto, Luigi Sbarra, commentando la bocciatura di ieri della Commissione Ue in merito al Def del Governo, invita il governo ad un confronto con le parti sociali. “È la prima volta che l’Europa esprime un giudizio negativo rispetto ai parametri tecnici di un Def italiano. Solo che questa volta c’è un aggravante: le linee del Documento sforano il deficit senza mettere in campo investimenti su lavoro, crescita e occupazione. In pratica si mette il debito quasi esclusivamente al servizio di spese correnti. È da questo scarso coraggio, e non certo da complotti internazionali, che deriva il pesante giudizio dei mercati e della Ue. Il governo rimetta mano alla Manovra e ascolti le proposte unitarie del Sindacato e raddrizzi la rotta seguendo la bussola della coesione, della sostenibilità economica e sociale, della riqualificazione delle infrastrutture materiali e sociali e soprattutto dell’occupazione stabile e produttiva”. “Il Governo – ha aggiunto Sbarra a margine della Conferenza regionale dei servizi in rete della Cisl Emilia Romagna – non deve fare l’errore di radicalizzare lo scontro con Bruxelles: non può dire ‘me ne frego’. Apra una fase nuova di attiva collaborazione con le Parti sociali nel disegno delle strategie di sviluppo e rassereni i rapporti internazionali: non si può vivere in un clima da perenne 

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