Cisl Lombardia, Cisl Piemonte e Ocst siglano accordo per la tutela dei lavoratori frontalieri

Sono oltre 65.000 i frontalieri che ogni giorno dalla Lombardia e dal Piemonte si recano a lavorare in Svizzera
Milano, 23.3.2018
Si rafforza la sinergia tra la Cisl e il sindacato svizzero a sostegno dei frontalieri. Cisl Lombardia, Cisl Piemonte e Organizzazione cristiano sociale ticinese (Ocst) hanno siglato questa mattina presso la sede regionale Cisl di via Vida a Milano l’”Accordo di cooperazione a tutela dei lavoratori frontalieri”. Sono oltre 65.000 i frontalieri che ogni giorno dalla Lombardia e dal Piemonte si recano a lavorare in Svizzera.
Le tre organizzazioni sindacali collaborano dagli anni ’60 per la difesa e la promozione degli interessi dei lavoratori frontalieri e delle loro famiglie. Con l’intesa siglata oggi, Ocst e Cisl regionali ribadiscono l’impegno a rafforzare la collaborazione e ad estenderla territorialmente e nei servizi. “Rinnoviamo oggi una storica partnership con l’organizzazione cristiano sociale ticinese – ha sottolineato il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci – per dare nuova rappresentanza e ancora maggiori tutele e servizi ai lavoratori e alle lavoratrici frontalieri, guardando all’unità e alla solidarietà di tutti i lavoratori nella casa comune europea”.
Cisl Lombardia e Cisl Piemonte garantiranno ai frontalieri attivi associati a Ocst tutti i propri servizi, dall’assistenza fiscale ai patronati. Le due Cisl regionali si rendono inoltre disponibili a mettere a disposizione di Ocst, con modalità da definire separatamente, le sedi sindacali delle zone di frontiera allo scopo di offrire ulteriori servizi ai frontalieri.
“Questa convenzione è per noi molto importante, sia perché garantisce ai nostri associati i servizi della Cisl che diventano sempre più centrali per i lavoratori, sia perché ci permette di incidere in Italia sul piano politico e sociale a favore dei frontalieri – ha commentato Renato Ricciardi, segretario cantonale Ocst -. La sinergia tra Cisl e Ocst ha infatti prodotto risultati positivi negli ultimi anni, tramite la promozione di leggi specifiche sui frontalieri e la rappresentanza nei tavoli di lavoro provinciali, regionali e nazionali”.
La collaborazione tra i due sindacati non sarà più limitata alle sole province di confine, ma si amplia a tutta l’area delle due regioni, Piemonte e Lombardia.
“Quest’accordo è importante perché rinforza la collaborazione ormai consolidata, inserendo elementi che permettono di guardare in prospettiva alla crescita delle due organizzazioni sindacali – sottolinea Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte Orientale -. Ma lo è anche perché, a fronte delle tensioni manifestatesi negli ultimi anni nel Canton Ticino, rafforza gli anticorpi contro le logiche di rottura ed esclusione”. Un accordo, quello siglato oggi, che come ha sottolineato il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, “assume le diversità nazionali come una ricchezza ed un’opportunità per crescere e prosperare insieme e si inserisce nella strategia internazionale della Cisl, tesa ad ampliare le tutele oltre i nostri confini, in un’ottica europea”.
Con l’intesa, Cisl Piemonte e Cisl Lombardia si impegnano a rappresentare congiuntamente i lavoratori frontalieri nei confronti delle istanze italiane a livello provinciale, regionale e nazionale.
- GIORNALE DI COMO 23.3.2018
- R.S.I. 23.3.2018
- CISL LOMBARDIA NEWS 23.3.2018
- CISL PIEMONTE NEWS 23.3.2018
- CISL.IT 24.3.2018
(da sinistra) Ugo Duci, Segretario generale Cisl Lombardia, Alessio Ferraris, Segretario Generale Cisl Piemonte, Aldo Ragusa, Segretario amministrativo ocst, Renato Ricciardi, Segretario cantonale OCST, Mirko Dolzadelli,responsabile nazionale dei frontalieri Cisl, componente del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) e Segretario Cisl Lombardia
Accordo di cooperazione a tutela dei lavoratori frontalieri
- Adria Bartolich, Segretario Generale Cisl dei Laghi
Che importanza ha, per il territorio dei Laghi e per i suoi iscritti, un accordo con l’Organizzazione Cristiano Sociale?
Questo accordo ci permette di migliorare le sinergie operative tra Cisl e OCST per essere più tempestivi e efficaci nelle azioni in favore dei lavoratori frontalieri che sono un tassello fondamentale per il tessuto economico svizzero, sono, infatti circa 65000 nel solo Canton Ticino.
Inoltre, siamo soddisfatti di questo patto che migliora le condizioni operative e consolida un rapporto tra le nostre organizzazioni sindacali nell’interesse dei lavoratori frontalieri.
- Mirko Dolzadelli, responsabile nazionale dei frontalieri Cisl, componente del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) e Segretario Cisl Lombardia
Quali sono concretamente gli ambiti, che sono oggetto di questo accordo, in cui la Cisl e l’OCST collaborano maggiormente?
Le due Organizzazioni, inoltre, intendono ribadire la priorità dell’adesione al sindacato svizzero quale condizione all’appartenenza – sotto qualsiasi profilo – del lavoratore frontaliere al sindacato italiano. In particolare, da un lato, la CISL si impegnerà attivamente, con ogni forza e mezzo, nel proselitismo a favore di OCST. Dall’altro lato, quest’ultima si impegnerà a formare adeguatamente gli operatori CISL circa il regolamento e le modalità di affiliazione alla OCST, garantendo inoltre la fornitura del materiale di propaganda.
Dal punto di vista pratico, la USR Lombardia e la USR Piemonte garantiranno ai frontalieri attivi associati a OCST tutti i propri servizi e si rendono anche disponibili a mettere a disposizione di OCST le sedi sindacali delle zone di frontiera allo scopo di offrire ulteriori servizi ai frontalieri.
- Renato Ricciardi, Segretario cantonale OCST
Quali sono le vostre considerazioni sull’accordo firmato con la Cisl?
Questa Convenzione è per noi molto importante, sia perché garantisce ai nostri associati i servizi della CISL che diventano sempre più centrali per i lavoratori, sia perché ci permette di incidere in Italia sul piano politico e sociale a favore dei frontalieri. La sinergia tra CISL e OCST ha infatti prodotto risultati positivi negli ultimi anni, tramite la promozione di leggi specifiche sui frontalieri e la rappresentanza nei tavoli di lavoro provinciali, regionali e nazionali.
Si tratterà ora di continuare e perfezionare la nostra attività sul piano sindacale e su quello politico. OCST, che rappresenta maggioritariamente il frontalierato in Ticino, si impegnerà per un’efficace traduzione operativa dell’accordo firmato oggi.