CONGRESSO 2017 – appunti

CONGRESSO 2017 – appunti

Durante il 2° Congresso territoriale della Cisl dei Laghi , diversi sono stati gli interventi dei partecipanti che si sono succeduti nel corso dei dibattiti organizzati nei due giorni. Nella prima giornata, dopo la relazione del Segretario Generale uscente Gerardo Larghi, il primo a prendere la parola è stato Marco Galimberti, presidente di Confartigianato Imprese Como, che , fra l’altro, ha posto l’accento sulla necessità che le organizzazioni sul territorio , siano esse datoriali che dei lavoratori, devono imparare sempre più a trovare soluzioni condivise che portino ricadute positive su imprenditori e lavoratori.  All’intervento è seguita la riflessione di Mauro Frangi, presidente di Confcooperative Insubria, al cui centro ha posto l’importanza dell’apporto della cooperazione alla vita sociale ed economica, cooperazione che ha tutelato lavoro e coesione in questi anni difficili. In generale, ha sottolineato come le cooperative siano una risposta possibile per lo sviluppo del lavoro e dell’occupazione, in quanto generano allo stesso tempo lavoro e impresa; in quest’ottica, ha concluso Frangi, è auspicabile stringere un patto per trovare vie e soluzioni, soprattutto per ciò che concerne le tematiche di mutualismo e risposte ai bisogni per l’acquisto di beni e servizi.  Ha preso quindi la parola Luca Gaffuri, Consigliere regionale di Regione Lombardia, che ha voluto rimarcare come sia la Cisl che gli altri sindacati siano capaci di forte coesione sociale, in quanto, ha continuato, è stato proprio grazie al senso di responsabilità che connota le organizzazioni che si è riuscito a tenere insieme la nostra società. Gli interventi sono proseguiti con Giacomo Licata, Segretario generale Cgil, il quale ha interpretato il congresso come l’occasione per fare il punto nella condivisione di battaglie e lotte, riflettere e ripartire, tenendo ben presente che fare sindacato oggi è una missione, sulla quale occorre ragionare anche in prospettiva per portare a casa risultati concreti nelle varie partite da giocare insieme, quali la formazione e l’offerta di maggiori tutele in un mondo del lavoro in continua evoluzione.  Antonio Massafra, Segretario provinciale Uil Varese, ha considerato come i temi trattati nella relazione del Segretario generale uscente Larghi , tra cui lavoro, occupazione, giovani, pensioni e frontalierato, siano tutti molto importanti e, fra l’altro, ha sottolineato l’importanza del concetto di industria 4.0 come nuovo scenario che deve necessariamente essere affrontato con una risposta unitaria del sindacato. La Cgil di Varese, nelle parole del Segretario generale Umberto Colombo, ha voluto porre l’attenzione sul valore del lavoro, che deve essere rimesso al centro dell’azione sindacale e sull’ importanza del welfare. In conclusione, ha posto l’accento sul fenomeno della disoccupazione nei territori, che risulta essere ancora molto alta, sulla difesa dello stato sociale e sull’ importanza della cultura dei diritti e della solidarietà per tutto il sindacato confederale. Gli interventi sono proseguiti con il contributo di Bruno Magatti, assessore ai servizi sociali del Comune di Como, che ha definito centrato, nella relazione, il tema dell’attenzione alle politiche sociali, in quanto oggi la distanza fra il mondo del lavoro e il mondo del sociale e delle rendite è ancora alta, con ancora troppe persone senza un reddito adeguato. Altro tema importante affrontato è stato , ha proseguito Magatti, quello dell’ immigrazione , che ci porta a riflettere sul tema della cittadinanza e sul processo di accompagnamento alla stessa. Nel corso del dibattito, fra i molti delegati presenti che nella giornata hanno voluto far sentire la propria voce, ha preso la parola Domenico Cuozzo, FNP, che dopo aver reso l’apprezzamento alla relazione di Larghi, ha voluto esprimere come oggi di particolare importanza sia per il sindacato superare le diversità e portare avanti concrete soluzioni ai problemi da affrontare. Dopo di lui, Annette Gbetaut ha voluto portare all’uditorio la sua esperienza con la FIT Como, che ha sempre dimostrato avere un atteggiamento costruttivo nell’affrontare i problemi in un settore ancora molto difficile per le per la presenza delle molte cooperative. Dopo la partecipazione al dibattito di alcuni altri presenti, la prima giornata si è conclusa infine con l’intervento di Ugo Duci, Segretario generale Cisl Lombardia, il quale ha subito portato il focus sulla necessaria rivisitazione dell’asset strategico del sindacato, con la necessaria attenzione alla formazione dei delegati e a nuovi percorsi formativi. In generale , ha affermato Duci, nonostante i tempi difficili per il sindacato, è soddisfatto chi ha incontrato operatori capaci sul territorio ed è fondamentale quindi essere competenti per rispondere ai bisogni di chi rappresentiamo. Questo deve continuare ad essere un tratto distintivo della Cisl, che deve quindi diventare sempre più un laboratorio delle idee, con una formazione studiata a tutti i livelli. Per Duci, altri temi fondamentali sono il welfare e le politiche attive del lavoro, in quanto, dalle sue parole, lo stato sociale è sempre più rilevante dati gli effetti dell’invecchiamento della popolazione e , su questa partita, viene richiesto uno sforzo unitario e una collaborazione tra Ust e categorie, mentre, per quanto riguarda i giovani, un’attenzione particolare deve essere riposta sull’attività degli sportelli lavoro Cisl e sugli strumenti della bilateralità. In conclusione, il Segretario regionale ha sottolineato che è indispensabile sostenere in tutti gli ambiti il principio per cui la persona che si rivolge al sindacato , sia esso lavoratore, disoccupato o anziano , deve essere sempre messa al centro , con un lavoro di rete per la sua presa in carico a 360°. La seconda giornata del congresso, ha visto nella mattinata la prosecuzione del dibattito, durante il quale diversi sono stati gli interventi dei partecipanti, di cui ricordiamo alcune testimonianze. Il primo a prendere la parola è stato Arnaldo Chianese, FNP, con un interessante ripercorso della storia della Cisl, seguito da Alberto Boldrini, FNP, che , dopo aver segnalato la necessità di proseguire nel rinnovamento, ha confermato l’importanza di una formazione continua , anche intercategoriale. E’ intervenuto in seguito Gaetano Carlisi , vicepresidente del presidio Cisl di Malpensa, con uno spaccato sulla situazione che sta vivendo il polo aeroportuale. Dopo Franco Mercuri, FNP, che ha esposto i molti problemi della riforma sanitaria regionale e Mariuccio Bianchi, FNP, che dopo aver auspicato che la strada che abbiamo davanti venga percorsa con forza e responsabilità, ha espresso una preoccupazione sul quadro economico generale, per il quale occorre impegno da parte del sindacato con interventi in particolare sulla spesa pubblica e la lotta agli sprechi. Nel suo discorso Andrea Borin, Fim Cisl, ha sottolineato come l’unità sindacale sia il punto fermo per poter tutelare al meglio i lavoratori e come il dialogo sia lo strumento necessario per far crescere l’organizzazione. Prendendo la parola, Giovanni Pedrinelli, segretario generale FNP, ha voluto esprimere l’importanza oggi di essere e rimanere in Europa, con un’analisi sulla necessità di rendersi conto che nel nostro Paese sussistono ancora segnali di una crisi sulla quale è necessario porre attente riflessioni. Fra i temi trattati, l’attenzione è andata sulla valutazione di un progetto industria 4.0 molto positivo e sull’occorrenza di un patto sociale per un impegno comune ai fini di una possibile ripresa e sviluppo. Lorenzo Trombetta, Segretario del Presidio Fit Cisl Como, dopo aver ripreso alcuni spunti dedicati ai temi del welfare e dei fondi pensione, ha espresso la preoccupazione per un settore, quello dei trasporti, nel quale sono ancora evidenti molti problemi. Dopo alcuni altri interventi, fra cui la Fim Cisl con Marinela CosmaMaria Assunta Amico, FNP, Dario Mascheroni, Sicet, e Daniele Magon, Femca, nei quali sono stati ripresi alcuni spunti della relazione del Segretario uscente Larghi, ha preso la parola Angelo Re, Fim Cisl, che ha voluto evidenziare fra l’altro, il valore della collaborazione fra categorie e UST , presupposto importante per ottenere gli strumenti necessari per poter fronteggiare la crisi. La mattinata si è conclusa con l’intervento del Segretario Confederale Nazionale Gigi Petteni, il quale ha esordito con un’analisi della stagione congressuale attuale, da cui emerge il profilo che si vuol dare all’organizzazione che deve ripartire dai luoghi di lavoro e dal territorio, senza mai dimenticare di leggere il contesto in cui opera ed il periodo immediatamente precedente a questo, permeato di attacchi ai corpi intermedi, per esempio con tagli ai nostri servizi quali patronato e caf. Le giuste reazioni della Cisl a ciò, ha continuato Petteni, sono state non di stampo politico, ma come organizzazione , “facendo sindacato”, offrendo terreno per le diverse culture sindacali, con la contrattazione e l’attenzione alle tematiche sociali. I risultati che il Segretario ha poi sottolineato sono molteplici e vanno dai più di 20.000 accordi sottoscritti sul piano nazionale, alla valorizzazione dell’operato dell’organizzazione sui temi del welfare e della partecipazione nella contrattazione. Oltre a ciò, ha continuato, il sindacato deve contribuire ad una società inclusiva e per questo le questioni cruciali si identificano nell’alternanza scuola-lavoro, nella formazione volta all’occupazione ed in generale nelle politiche attive del lavoro. In tutto ciò occorre cogliere e leggere i segnali di un lavoro che cambia e definirne i perimetri contrattuali. La Cisl, ha concluso Petteni, deve imparare a fare rappresentanza, e affrontare il tema delle disuguaglianze sociali che si sono create, con il giusto appoggio ed aiuto per chi è stato colpito dalla crisi. Nel fare questo, ha aggiunto, deve essere ben chiaro lo scenario in cui la stessa Cisl si muove, ovvero l’Europa ed entrare con più forza e dimensione politica nel governo dei processi. Altresì chiaro, ha concluso, deve essere il modello di leadership diffusa con cui plasmare la società, che deve andare oltre l’individualismo e dove devono coesistere le regole dell’economia con le regole del sociale, avendo come priorità i diritti intransigenti di tutti i cittadini ed offrire nuove tutele per una società che è cambiata ed è in continua evoluzione.

A cura di Cristina Calvi
Resp. Ufficio Studi Cisl dei Laghi

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