EMERGENZA CORONAVIRUS: i medici specialisti ambulatoriali territoriali offrono collaborazione ai colleghi di medicina generale e ai pediatri di libera scelta per monitorare le condizioni di salute di malati con altre patologie.

EMERGENZA CORONAVIRUS: i medici specialisti ambulatoriali territoriali offrono collaborazione ai colleghi di medicina generale e ai pediatri di libera scelta per monitorare le condizioni di salute di malati con altre patologie.

 

MAZZACANE (CISL MEDICI LOMBARDIA): DAGLI SPECIALISTI AMBULATORIALI TERRITORIALI CONSULTO TELEFONICO PREVENTIVO E MONITORAGGIO DEI CASI NON URGENTI

Milano, 24.3.2020. I medici specialisti ambulatoriali territoriali siano al fianco dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per monitorare le condizioni delle persone che soffrono già di altre patologie, a prescindere dall’emergenza Covid-19. E’ la proposta della Cisl Medici Lombardia, indirizzata oggi al Comitato paritetico regionale per la Medicina specialistica ed altre professionalità.
“A fronte dell’attuale emergenza sanitaria crediamo sia necessario ottimizzare l’organizzazione del lavoro nei poliambulatori specialistici territoriali in modo da limitare alle effettive urgenze gli spostamenti dei pazienti – spiega Danilo Mazzacane, segretario generale Cisl Medici Lombardia -. Proponiamo che durante l’orario di servizio dei medici specialisti ambulatoriali territoriali si stabilisca un contatto telefonico o telematico con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, prima di rilasciare una richiesta di visita specialistica con urgenza non differibile”.  “Tale forma di consulto permetterebbe ai pazienti di essere presi in cura adeguatamente nel breve periodo – spiega – e sarebbe di notevole giovamento per i pazienti bisognosi dell’urgenza, poiché potrebbero  ottenere un effettivo ed indubbio benessere psico-fisico, in un momento di manifesta crisi emotiva”.
Il progetto, sostiene la Cisl Medici, potrebbe essere anche ampliato, prevedendo il contatto telefonico da parte dei medici specialisti ai pazienti non urgenti e con appuntamento sospeso, in modo da verificare e monitorare le condizioni  di salute per la branca interessata.
“Potremmo attuare un modello di comunicazione – conclude Mazzacane – che in futuro potrà diventare un progetto  di  monitoraggio digitale domiciliare dei pazienti anziani, fragili, cronici e disabili”.

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