Evento FIM Cisl dei Laghi

Evento FIM Cisl dei Laghi

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“La provincia con le ali vuole volare…” – 26 febbraio 2018

Con il benvenuto del sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, è stata aperta la tavola rotonda che ha visto protagonisti diversi rappresentanti della politica , Alessandro Alfieri del PD, Lara Comi, Forza Italia, Giancarlo Giorgetti, Lega e Stefano Bianco, Movimento 5 Stelle. Fra i partecipanti ai lavori, inoltre, Michele Zanocco, Segretario Nazionale Fim-Cisl e la giornalista Emanuela Spagna, de La Prealpina, che ha moderato e coordinato gi interventi. Le conclusioni sono state affidate ad Adria Bartolich, segretario generale Cisl dei Laghi.

Il focus dell’appuntamento è stato subito introdotto da Bellaria, che ha sottolineato  la necessità di un rilancio dell’industria varesina, da sempre industria di qualità soprattutto per il settore aeronautico, strategico non solo per l’economia della zona , ma per l’intero Paese.

Il tema della discussione, dato l’alto valore industriale del settore, è girato attorno a quali sono le iniziative e gli impegni messi in campo dalla politica per il rilancio di un distretto , quello aerospaziale, che ha registrato   nell’ultimo anno un calo del 9% dell’export.

Giorgetti, rispondendo per primo, ha introdotto la necessità di una triangolazione seria e concreta fra le politiche di difesa, industriale ed estera: in primo luogo è necessario difendere l’industria aeronautica con alleanze strategiche di politica estera che possano creare competitività; l’industria aerospaziale si regge su ricerca e sviluppo che devono necessariamente essere finanziati dallo Stato, senza una logica di prevalenza degli interessi economici e con un’ottica di lungo periodo.

Alfieri ha sottolineato come il patrimonio di professionalità espresso dalla provincia di Varese vada salvaguardato, con interventi e programmi di ricerca e  sviluppo  non solo nazionali ma anche europei. Un incremento degli investimenti nelle tecnologie e nella formazione professionale, non solo a livello universitario, porta notevoli vantaggi e permette la competizione sulla qualità, dato che sui costi attualmente i livelli non sono competitivi.

L’impegno, non solo di un’unica forza politica ma di tutto il territorio deve essere volto ad uno sviluppo sostenibile , dove la domanda e la richiesta produttiva devono dialogare maggiormente.

Comi sottolinea nel suo intervento come, dai dati della Commissione europea sull’industria aerospaziale, si rilevi una crescita dell’11% in ambito italiano, mentre tale risultato riveste segno negativo nella provincia di Varese.

Partendo dal presupposto che in Italia nulla manca per fare innovazione , la necessità espressa al tavolo è quella di fare squadra fra politica, magistratura e  industria, con una decisa sinergia fra governo e parlamento europeo, ciò anche allo scopo di poter utilizzare fondi europei che non vengono richiesti e quindi rimangono inutilizzati, in quanto mancano le competenze per poterli richiedere.

Bianco ha quindi sottolineato come l’industria aeronautica sia un settore di nicchia di alta qualità, ma ciò non toglie che bisogna mantenere il mercato e rimanerci a buon livello.

Leonardo, realtà industriale globale nell’alta tecnologia aerospaziale, difesa e sicurezza, ha registrato un calo di fatturato , ma contemporaneamente un aumento di redditività legato ad una riduzione di costi e ha parlato di rilancio del settore e strategie sul  lungo periodo. Ora , nel campo, è necessario un programma di sviluppo di lungo periodo e un’ottica di sistema.

Zanocco, ha rilevato come le ricette generali sulla ricerca e sugli investimenti possano funzionare solo se si considera con attenzione cos’è l’industria Leonardo, cosa che , ha sottolineato, negli unltimi 10 anni non c’è stata.

Il settore, ha proseguito, è fortemente condizionato dall’incapacità interna di sostenere il mercato:  occorre una politica interna che superi questo deficit ed una politica europea che pur essendo   fondamentale, deve essere ragionata con la consapevolezza che in Europa il livello di  competizione è molto alto. In questo, il governo  deve necessariamente sostenere il Paese.

Adria Bartolich, nelle sue conclusioni, ha voluto sottolineare come le province di Como e Varese, rispetto alla media lombarda, hanno segnato una ripresa più lenta. Da aree fortemente industrializzate hanno perso molto sia in termini di produzione che di competitività. 

Dopo una breve disamina della situazione economica del territorio, ha voluto quindi sottolineare come fondamentale in tutto ciò sia anche la formazione, con un sistema di istruzione forte che fornisca persone preparate. Occorre puntare ad un maggior decentramento del sistema formativo che , attualmente, sostiene un rapporto con la realtà troppo distante.

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