Ferruccio Saibene nuovo segretario della Fit Cisl Como

Ferruccio Saibene nuovo segretario della Fit Cisl Como

Ferruccio Saibene nuovo segretario della Fit Cisl Como

Il congresso della Fit (Federazione italiana trasporti) Cisl di Como, svoltosi al Castello di Casiglio di Erba mercoledì 17 novembre ha eletto nuovo segretario territoriale Ferruccio Saibene che subentra a Filippo Ghibaudi.

«Lascio questo incarico per motivi personali – il saluto di Ghibaudi – dopo tanti anni spesi in prima linea, con importanti traguardi raggiunti per il settore e molteplici soddisfazioni. A Ferruccio, che conosce bene il territorio, passo con fiducia il testimone e gli auguro buon lavoro».

«La mia intenzione è di proseguire sul filo della continuità lungo il solco tracciato da chi mi ha preceduto – il commento di Ferruccio Saibene -, a cui va pieno riconoscimento per il lavoro svolto. E continuerò ad agire nel totale interesse della collettività e in sinergia con le altre sigle sindacali, nel segno della confederalità».

Mobilità di sistema. «Credo che la soluzione per una mobilità davvero sostenibile, pensando ad un territorio come Como, vada ricercata dentro un’ottica di sistema. Non ha più senso che ogni azienda, pubblica o privata che sia, si preoccupi della circolazione limitatamente al proprio pezzetto. I progetti e i programmi vanno collocati all’interno di un quadro d’insieme, che tenga conto del contesto. Mi spiego meglio: la realizzazione di un centro commerciale, piuttosto che un albergo, o di un qualsiasi polo d’interesse che può generare mobilità, non possono prescindere dal considerarne l’impatto anche in relazione ad altre infrastrutture già presenti o in progetto, così come gli orari della raccolta rifiuti non sono ininfluenti su quelli del trasporto pubblico locale. Solo uno sguardo d’insieme, di sistema appunto, può rendere più agevoli e fluidi gli spostamenti e limitarne l’impatto sull’ambiente. Questa è la strada per cui ci batteremo nei prossimi mesi e nei prossimi anni, altrimenti andremo avanti a riempirci la bocca di parole, a saturare i cassetti di studi e documenti, senza concludere niente. Da anni parliamo di inquinamento, recentemente ho avuto modo di leggere uno studio sulla mobilità lombarda dei primi anni ’90 che anticipava i pensieri di Greta Thunberg, molto interessante… ma è rimasto tutto sulla carta. Oggi credo basti tirar furi dai cassetti, e liberare dalla polvere, i tanti studi che già ci sono, senza realizzarne di nuovi, e tradurli in azioni concrete. Così come basterebbe osservare come altre capitali europee hanno affrontato, e risolto, i problemi legati alla mobilità. Como ha una fortuna rispetto a tante altre città, è forse uno dei pochi luoghi al mondo in cui convivono servizi diversi, complementari e interconnessi tra loro: dal trasporto pubblico su gomma, alla ferrovia che arriva direttamente in riva al lago, alla navigazione, alla funicolare, all’eliporto… Proviamo a pensare come tutto potrebbe “girare” e servire meglio residenti e turisti se questi servizi fossero resi più accessibili. L’accessibilità al capoluogo è uno dei temi caldi su cui sarà necessario confrontarsi: parcheggi di cintura? Applicazioni tecnologiche che incrocino orari e tragitti dei diversi mezzi pubblici? Ragioniamoci insieme».

 

 

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