Funzioni locali: pre-intesa. Praticò (Fp) “Un grande passo in avanti per migliaia di lavoratrici e lavoratori”

Funzioni locali: pre-intesa. Praticò (Fp) “Un grande passo in avanti per migliaia di lavoratrici e lavoratori”

RINNOVO CCNL FUNZIONI LOCALI, IL COMMENTO DI NUNZIO PRATICO’

Ieri sera a Roma, ARAN e CGIL, CISL e UIL hanno firmato la preintesa per il rinnovo del CCNL delle funzioni locali.

Di seguito il commento di Nunzio Praticò, segretario generale Cisl FP dei Laghi.

“Un grande passo in avanti per migliaia di lavoratrici e lavoratori presenti sul territorio della provincia di Como. Un contratto innovativo che recepisce i principi contenuti nel patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale stipulato tra Governo e CGIL, CISL e UIL il 10/03/2021. Il nuovo CCNL da avvio ai percorsi di riqualificazione e valorizzazione del personale attraverso la leva della specializzazione e delle competenze maturate in anni di servizio “sul campo”. Un contratto che adegua i salari e migliora le condizioni normo-economiche delle lavoratrici e dei lavoratori in linea con i rinnovi dei comparti della sanità pubblica e delle funzioni centrali. Un contratto che consente di utilizzare strumenti nuovi utili ad affrontare i cambiamenti verso la digitalizzazione e la semplificazione della macchina pubblica e per affrontare in maniera efficace le sfide poste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Il contratto firmato ieri copre il triennio 01/01/2019-31/12/2021, risulta quindi già scaduto da 7 mesi al momento della firma. Con l’inflazione che ha colpito duramente il potere d’acquisto delle famiglie, che comprime parte dei benefici economici derivanti dagli aumenti contrattuali, CGIL, CISL e UIL si sono mosse già da tempo invitando il governo ad aprire già nelle prossime settimane le trattative per il rinnovo e chiedendo l’accantonamento delle poste economiche nella prossima legge di Bilancio.

“Il percorso del rinnovo non è stato esente da battute d’arresto – continua Praticò -. È stato lungo e difficile per molte ragioni, economiche in primis, ma anche tecniche, giuridiche, politiche. Naturalmente le somme occorrenti per la corretta e integrale applicazione dei contratti sul territorio risentirà in parte delle situazioni di bilancio di ciascun ente, per questo motivo la firma apposta alla preintesa rappresenta solo l’inizio di un percorso che dovrà vedere protagoniste le OO.SS. e le RSU nei singoli Enti della provincia di Como per rendere effettivi tutti gli istituti previsti dal nuovo contratto e verificare il corretto utilizzo dei fondi, secondo una politica di equilibrio ed equità tra principi egualmente importanti quali la valorizzazione del lavoro e delle professionalità, le politiche di conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro, pari opportunità e riconoscimento del merito”.

“Permangono ancora diverse zone d’ombra – prosegue il Segretario Fp – la sola via contrattuale non è purtroppo sufficiente.  Sono presenti ancora criticità gravi che necessitano di decisivi interventi normativi. Il personale degli enti locali in provincia di Como è costantemente sotto pressione per gli effetti combinati dell’aumento degli adempimenti (PNRR ma non solo) e la carenza cronica di personale creata dalle norme sul blocco delle assunzioni e dei tetti alla spesa del personale. Condizioni da tempo non più accettabili che provocano non solo disservizi alla cittadinanza, ma incentivano le amministrazioni comunali ad esternalizzare tutto l’esternalizzabile con conseguente, naturale, decadimento della qualità dei servizi, a fronte di risparmi risibili o addirittura a costi maggiori. Emblematiche a questo proposito sono le vicende delle esternalizzazioni dei servizi educativi e per l’infanzia, in particolare al comune di Como ma non solo.  Rimane il grave problema del burn-out tra i dipendenti (responsabilità sproporzionate al ruolo e al salario, competenze sempre più ampie ed eterogenee, ecc..). Al pari della sanità pubblica, che subisce la carenza nel mercato del lavoro di professionalità specializzate come tecnici sanitari e infermieri, anche negli enti locali vi sono grosse difficoltà a reperire professionalità tecniche, informatiche, di servizio sociale. La Polizia Locale di fatto in molte realtà comunali è l’unico presidio alla sicurezza dei territori, dove spesso si sostituisce al lavoro di Polizia di Stato e Carabinieri, ma senza avere le stesse tutele e le stesse indennità”.

“Insomma – conclude Praticò –  benissimo il rinnovo del CCNL, frutto di mesi di lavoro di proposte, correzioni e mediazioni ma abbiamo davanti un periodo intenso per continuare ad aggiungere i tasselli all’ottimo percorso sin qui svolto. Nei prossimi mesi e con il nuovo Governo continuerà quindi il nostro impegno su tutti questi fronti per restituire dignità e centralità al lavoro pubblico e mettere il Paese in condizione di affrontare e superare le difficili sfide dell’innovazione e della transizione energetica”.