Giornata sulla sicurezza a Como, Cgil, Cisl e Uil: «Ancora molto da fare. Serve un cambio di marcia».

Giornata sulla sicurezza a Como, Cgil, Cisl e Uil: «Ancora molto da fare. Serve un cambio di marcia».

Si è tenuta oggi a Como, presso il cinema Gloria la Giornata provinciale sulla sicurezza organizzata da ATS Insubria. Il tema, trattato da esperti tecnici, è stato “La sicurezza dell’altro in azienda con particolare riferimento agli appalti e ai subappalti”. L’iniziativa era rivolta in particolare ai Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza che, con una partecipazione numerosa e attenta, hanno sottolineato l’importanza di affrontare i temi della sicurezza nei luoghi di lavoro.

«La liberalizzazione degli appalti a cascata – commenta Rosaria Maietta della Segreteria CGIL Como – ha determinato l’allentamento della capacità di controllo dei meccanismi di prevenzione e protezione, in alcuni casi la difficoltà di risalire alla catena di responsabilità è dovuta ad una normativa lacunosa e allo stesso tempo complessa che ha comunque permesso che la catena dei subappalti possa essere infinita. C’è bisogno di lavorare sulla cultura della sicurezza, ma anche di fare proposte politiche concrete: il DURC di congruità, ad esempio è un’esperienza positiva che potrebbe essere allargata anche ad altri settori oltre all’edilizia».
Le organizzazioni sindacali unitariamente ribadiscono l’esigenza di fare rete con gli enti del territorio per dare risposte concrete ai lavoratori. Secondo Albino Gentile, componente della segreteria della Cisl dei Laghi, con delega a salute e sicurezza sui luoghi di lavoro «la chiarezza espositiva di tutti i relatori ha sottolineato come la normativa palesi ancora difficoltà ad individuare, nei luoghi di lavoro, le responsabilità dei singoli ed i riferimenti chiari che l’RLS dovrebbe disporre per un corretto esercizio del proprio ruolo al servizio della sicurezza dei colleghi. Resta quindi ancora molto da fare sia sotto il profilo politico, inducendo il legislatore a modificare taluni passaggi nodali delle norme, sia sotto il profilo tecnico, chiarendo ruoli, competenze, e soprattutto responsabilità, di ogni singolo attore. Serve inoltre un cambio di marcia circa la cultura della sicurezza che, da serie di norme di controllo con finalità talvolta punitive, deve diventare valore trasversale e condizione imprescindibile per il benessere di tutti. Troppi ancora gli incidenti sul lavoro con esiti pesanti quando non mortali, tutti devono avere la sicurezza che una giornata qualunque di lavoro non si trasformi in una tragedia per alcuni!».
«La giornata – il commento di Dario Esposito, Uil del Lario – rilancia l’esigenza di avere uno Stato che lavori, dal punto di vista normativo, per agevolare la sicurezza dei lavoratori. Non è quanto si riscontra nel nuovo codice degli appalti che, per evitare tecnicismi, complica i controlli ed aumenta interferenze. Ciò si traduce in maggiori rischi per i lavoratori e quindi maggiori infortuni per la catena debole del tessuto produttivo: gli operai. Non possiamo accettarlo e non possiamo accettare l’inerzia sul tema che traspare dai primi comunicati stampa sulla futura legge di bilancio».

 

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