Ingiusto licenziamento alla T.C.I TELECOMUNICAZIONI ITALIA S.R.L di Saronno. La Fim Cisl dei Laghi invita l’azienda al ritiro della procedura
LAVORIAMO PER GARANTIRE UN AMBIENTE DI LAVORO SANO ed inclusivo, esente da forme di discriminazione basate su genere, origine etnica, colore della pelle, nazionalità, età, religione, opinione politica, orientamento sessuale, stato civile, affiliazione sindacale, disabilità fisica o mentale e qualsiasi altra caratteristica o stato personale. Crediamo nei valori dell’uguaglianza, della meritocrazia e del rispetto della diversità e per tale ragione promuoviamo e valorizziamo quotidianamente il nostro capitale umano. Siamo la somma dell’esperienza di ogni nostro dipendente, ma non solo, siamo una grande famiglia che condivide passione ed impegno, sempre pronta a cogliere ogni occasione per migliorarsi e innovarsi rafforzando così la propria capacità di creare valore nel tempo.
PAROLE IMPORTANTI, SIGNIFICATIVE E LUNGIMIRANTI estratte dal bilancio sociale T.C.I TELECOMUNICAZIONI ITALIA S.R.L. Parole che a oggi visto alcuni comportamenti aziendali sono solo inchiostro stampato!
Quali strategie ed azioni utilizza la Direzione per garantire un ambiente sano e il benessere psicofisico e ambientale dei lavoratori e delle lavoratrici?
La Direzione ha ricevuto da parte di una dipendente una segnalazione relativa a presunti comportamenti vessatori, perpetuati negli anni, da approfondire e verificare nelle sedi opportune.
Per tutta risposta la Direzione ha attivato la procedura di risoluzione del rapporto di lavoro, INTIMANDO IL LICENZIAMENTO della dipendente.
T.C.I in modo unilaterale, contraddicendo l’impegno assunto con le lavoratrici , i lavoratori e la comunità di garantire un ambiente di lavoro sano e teso a valorizzare il capitale umano.
La Fim Cisl dei Laghi, ritenendo tale comportamento lesivo dei diritti della persona, indice lo stato d’agitazione coinvolgendo tutti i dipendenti
T.C.I e informando gli organi di stampa di quanto accaduto.
La Fim Cisl invita l’azienda al ritiro immediato della procedura di licenziamento e al ripristino delle forme democratiche di confronto e verifica di quanto segnalato dalla lavoratrice a tutela della stessa e del contesto lavorativo.
SE NON PRENDIAMO UNA POSIZIONE DI SOLIDARIETÀ OGGI A CHI TOCCHERÀ DOMANI?