La Cisl dei Laghi in TESI

La Cisl dei Laghi in TESI

 

di Ilaria Campagner
di Silvia Brughera

 

La Cisl dei Laghi oggetto di tesi di laurea

Lo scorso  12 luglio, presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sono state discusse due tesi di laurea a seguito di una ricerca svolta all’interno della Cisl dei Laghi.
Il Professor Silvio Ripamonti ha seguito gli elaborati finali delle studentesse del Corso di Laurea in Psicologia delle Organizzazioni e del Marketing, Ilaria Campagner e Silvia Brughera, rispettivamente intitolate “Il Passaggio dalla Cultura della Rappresentanza alla Cultura del Welfare Sociale nel Sindacato: il Caso Cisl dei Laghi” e “L’Ageing nelle Organizzazioni Sindacali Italiane: il Caso Cisl dei Laghi”.
“La mia tesi parla della possibilità di introdurre una nuova frontiera di contrattazione che è il welfare   – spiega Ilaria Campagner – la difficoltà che sta alla base delle organizzazioni sindacali oggi, consiste nell’incapacità, sempre più marcata ed evidente di rappresentare il lavoratore. Introducendo il welfare infatti si ha un duplice vantaggio: da un lato diversifica le fonti da cui provengono le risorse economiche e dall’altro, attraverso questo, estende il numero degli iscritti”.  “Inoltre – continua la dott.ssa Campagner -il limite del welfare è che si assume una strategia più propensa ad una logica individuale piuttosto che collettiva. In realtà questo limite è un vantaggio perché oggi il lavoro del sindacato è cambiato: il lavoratore non si iscrive più al sindacato animato da forti ideali come succedeva in passato; oggi si assiste a un fenomeno di nuove domande nel sociale, il lavoratore si iscrive perché ha un bisogno che vuole risolvere e questi bisogni sono sempre più di natura individuale e non più trasversali o comuni alle varie categorie. Per questo il welfare è un vantaggio enorme”. “Sono giunta alla conclusione –  riassume poi, Ilaria Campagner – che Cisl dei Laghi deve tenere insieme due cose: da un lato la logica categoriale e quindi garantire la rappresentanza e dall’altro deve essere in grado di intercettare i nuovi bisogni emergenti, intercettare le nuove domande che provengono da diversi bacini (categorie, territorio, periferia…) e quindi risulta importante creare un dialogo tra centro e periferia. La formazione può essere un valido aiuto: formazione non top-down ma tesa alla ricerca-intervento i cui obiettivi sono da un lato capire quali sono queste nuove domande, questi nuovi bisogni e dall’altro trovare il modo di rispondere in modo adeguato”.
Nella tesi di Silvia Brughera risulta centrale: “il tema del dialogo tra generazioni all’interno dei processi di cambiamento, oggi fondamentale dal momento che, a causa dell’invecchiamento della popolazione e del prolungamento dell’età lavorativa, è presente una convivenza di lavoratori giovani e senior sul mercato del lavoro e all’interno delle organizzazioni”. “Questo fenomeno – continua la dott.ssa Brughera –  è presente oggi anche nelle organizzazioni sindacali e deve necessariamente essere gestito al fine di permettere una buona capacità di rinnovamento e di risposta alle richieste esterne. Il processo di accorpamento territoriale della Cisl dei Laghi risulta dunque interessante dal momento che mostra con evidenza la presenza di un forte dialogo tra generazioni che hanno modalità diverse di intendere e di rappresentarsi l’attività sindacale. Un’adeguata esplorazione e gestione di queste differenze, ad esempio tramite iniziative di socializzazione, conoscenza e formazione, potrebbe assicurare al sindacato notevoli vantaggi. Un proficuo scambio di conoscenze e competenze tra giovani e senior potrebbe infatti garantire una maggiore capacità di rappresentanza, adeguata ai mutamenti che si stanno verificando oggi nei bisogni degli iscritti che sempre più tendono verso il welfare sociale”.

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