La sentenza sul cedro accanto alla sede Cisl in via Recchi a Como. Magon: «Ma quale sconfitta»

La sentenza sul cedro accanto alla sede Cisl in via Recchi a Como. Magon: «Ma quale sconfitta»

«Ma quale sconfitta per la Cisl». È acceso il tono di Daniele Magon, segretario generale della Cisl dei Laghi, a leggere l’interpretazione data da alcuni organi di stampa al verdetto del giudice Agostino Abate sul cedro che sorge tra viale Rosselli, via Recchi e viale Masia. Sentenza che ne vieta l’abbattimento.

L’albero era al centro di un contenzioso tra il sindacato, da pochi mesi insediato nella vecchia sede di Ina Assitalia, che ne contestava la stabilità (da qui la richiesta di abbattimento), e alcuni residenti.

 «Credo sia essenziale chiarire alcuni aspetti che reputo fondamentali – spiega Magon -. In primis, sia chiaro, la Cisl non ha nulla contro gli alberi. Piuttosto sono di nostro interesse la cura del verde e del patrimonio ambientale della città. Dopodiché è vero che, rispetto al cedro, abbiamo posto una questione di sicurezza, in special modo in riferimento al fatto che, secondo i nostri periti, poteva essere pericoloso per chi “abita” la Cisl e per chi viene da noi ogni giorno a usufruire dei nostri servizi. Detto questo, non riteniamo affatto di aver perso la causa, ma di aver ottenuto ciò che ci aspettavamo per tutelare chi vive e lavora in quest’area. La sentenza prevede infatti che l’albero venga pulito in maniera adeguata e messo nelle condizioni di non cadere. Questo significa che il rischio c’era e noi non potevamo accettare di far finta di nulla, soprattutto in un contesto in cui la sicurezza dei lavoratori è il fondamento della nostra azione quotidiana. Per questo siamo soddisfatti e non ci sentiamo certo sconfitti. L’unica sconfitta va alla superficialità di chi pensava non fosse pericoloso».