La tragedia di Moltrasio: questa mattina, giovedì 22 settembre, presidio davanti alla Prefettura di Como
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Una nuova tragedia sul lavoro, due giovani ragazzi hanno perso la vita allβinterno di una baracca di cantiere a Moltrasio.
Nellβattesa che le autoritΓ competenti chiariscano e definiscano quanto accaduto resta purtroppo il dramma delle famiglie di questi lavoratori che non faranno piΓΉ rientro a casa.
Questa ennesima strage deve far riflettere tutti.
Ancora una volta si dimostra quanto lβappello lanciato da CGIL CISL UIL Nazionale in questi giorni alle forze politiche che si presentano al voto, di impegnarsi per fermare questa strage, sia essenziale. Un appello dove si chiede alla politica a impegnarsi per:
Per una FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO per tutte le lavoratrici e i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, allβinizio dellβattivitΓ lavorativa, prima di adibire alla mansione. Ma anche una FORMAZIONE per i DATORI DI LAVORO quale requisito per lβavvio o lβesercizio dellβattivitΓ dβimpresa;
Il rafforzamento dei controlli da parte del βsistema vigilanzaβ β INL, ASL, INAIL, INPS – nelle aziende in termini di qualitΓ , quantitΓ e frequenza, e la realizzazione tra questi istituti di un coordinamento, di un confronto e di collaborazione concreta e permanente che coinvolga anche le parti sociali;
Che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici perchΓ© non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umana.
Lo scorso anno, in tutta Italia, le ispezioni nelle aziende hanno evidenziato irregolaritΓ per il 69% delle aziende controllate. Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77% dβirregolaritΓ . E questo con una quantitΓ di organi di controllo e vigilanza ridicola per 1.600.000 imprese.
Ogni volta che un lavoratore perde la vita Γ¨ una sconfitta per tutti noi. Passiamo dalle parole allβazione.
CGIL CISL UIL confederali insieme alle categorie Fillea CGIL- Filca CISL β Feneal UIL Como esprimono cordoglio e vicinanza ai famigliari dei lavoratori che hanno perso la vita nel cantiere di Moltrasio. E chiedono che sia al piΓΉ presto varata una legge che preveda lβobbligo della timbratura dellβorario di lavoro in cantiere e la corrispondenza tra le ore lavorate e dichiarate in Cassa edile, come richiesto unitariamente dal 2020 al presidente Attilio Fontana.
I sindacati stanno ancora attendendo risposta. Ammesso che i lavoratori presenti in cantiere e il loro contratto fossero regolari, se fosse stata attiva la timbratura dellβorario di lavoro, casi come questo non si sarebbero verificati.
I segretari delle categorie e confederali dichiarano che βin un paese civile non puΓ² accadere che si dorma in una baracca di cantiere, situazione non rispettosa delle piΓΉ elementari norme di igiene e sicurezza, nonchΓ© della dignitΓ della persona. Morire in quelle condizioni Γ¨ terribile e insensatoβ.
Le sigle di categoria e confederali si riuniranno in presidio questa mattina, giovedì 22 settembre, alle 10 davanti alla Prefettura di Como.