Mancato pagamento ticket sanitari. Soddisfazione della Cisl dei Laghi per l’emendamento approvato in Regione

Mancato pagamento ticket sanitari. Soddisfazione della Cisl dei Laghi per l’emendamento approvato in Regione

La Cisl dei Laghi accoglie con soddisfazione la notizia dell’approvazione, da parte della III Commissione Sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, dell’emendamento che di fatto toglie le sanzioni legate al mancato pagamento dei ticket sanitari. Come noto nei mesi scorsi molti pensionati, disoccupati e lavoratori si erano trovati nella posta una comunicazione da parte di ATS Insubria per indebita fruizione di prestazioni sanitarie o di medicinali esenti da ticket. Un vero e proprio cortocircuito burocratico-amministrativo che avrebbe rischiato di gravare pesantemente sulle tasche di migliaia di cittadini, e rispetto al quale le organizzazioni sindacali avevano più volte richiesto a Regione Lombardia una proroga della normativa che esonerasse i cittadini dalla sanzione amministrativa per il mancato pagamento dei ticket e che, parallelamente, venisse consentita la rateizzazione delle somme dovute. Richieste finalmente recepite dall’emendamento all’assestamento di bilancio presentato dal leghista Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità, e approvato nella seduta di mercoledì 6 luglio.

“L’approvazione di questo emendamento – commenta Marco Contessa, componente della segreteria della Cisl dei Laghi – conferma e giustifica, di fatto, le ragioni che ci avevano portato a chiedere a Regione Lombardia un intervento sull’argomento. Siamo contenti che il presidente della Commissione Emanuele Monti abbia preso a cuore l’argomento, traducendolo in un atto concreto e non limitandosi ad impegni di circostanza che spesso e volentieri la politica mette in atto. Ora la nostra speranza è che questo emendamento diventi, quanto prima, norma. Parallelamente auspichiamo che Regione Lombardia ponga in essere un’adeguata campagna informativa mirata, onde evitare che ogni anno ci si possa trovare nella stessa situazione da parte di chi, lecitamente, si trova nelle condizioni di chiedere l’esenzione dal pagamento dei ticket per alcune prestazioni sanitarie. Serve che gli uffici preposti siano messi nelle condizioni di lavorare più agevolmente e che la modulistica venga resa più semplice affinché i cittadini non siano ogni volta tratti in inganno da una normativa cavillosa e complicata”.

Il provvedimento prevede che per chi ha ricevuto l’ordinanza di ingiunzione nel corso del 2022 (e non oltre l’entrata in vigore della legge di assestamento di bilancio) la scadenza per pagare quanto dovuto è spostata al 31 dicembre. Discorso diverso per quanti hanno ricevuto nel corso del 2022 solamente il verbale di accertamento del ticket non pagato. In questo caso, la scadenza per pagare il ticket e i relativi interessi è spostata al 31 dicembre ma sono esonerati dal pagare la sanzione amministrativa pecuniaria. Inoltre, è prevista una specifica disposizione volta ad introdurre una sorta di ravvedimento operoso nel senso di consentire ai soggetti ai quali non sia stato ancora notificato un verbale di accertamento di presentare – entro il termine del 31 dicembre – formale richiesta alla competente Ats di regolarizzare spontaneamente la propria posizione mediante il pagamento dell’importo del solo ticket. Questo per evitare l’accumularsi di atti di accertamento a fronte della regolarizzazione spontanea della posizione. “Un risultato importante in un periodo particolarmente difficile e segnato dalla crisi economica che grava su centinaia di famiglie lombarde, il commento di Emanuele Monti.

“Questa è la risposta concreta della Regione Lombardia che ogni giorno lavora per risolvere problemi e aiutare i propri cittadini – ha aggiunto Fabrizio Cecchetti, vicecapogruppo della Lega alla Camera dei deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier che aggiunge -. Circa 80 mila utenti hanno ricevuto in queste settimane l’ingiunzione di pagamento o il verbale di accertamento andando a gravare sulla propria situazione economia che in molti casi è già  precaria. Per questo, dopo le frequenti interlocuzioni con le sigle sindacali, l’emendamento permette nel 98 per cento dei casi di pagare il dovuto senza la sanzione amministrativa e nel restante 2 per cento di avere fino alla fine dell’anno per regolarizzare spontaneamente la propria posizione”.

 

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