SANITÀ PRIVATA: I PRESIDI DAVANTI ALLE PREFETTURE DI COMO E VARESE PER CHIEDERE IL RINNOVO DI UN CONTRATTO SCADUTO DA 14 ANNI

SANITÀ PRIVATA: I PRESIDI DAVANTI ALLE PREFETTURE DI COMO E VARESE PER CHIEDERE IL RINNOVO DI UN CONTRATTO SCADUTO DA 14 ANNI

Lunedì 24 agosto, davanti alle Prefetture di Como e Varese, così come dinanzi a numerose Prefettura d’Italia, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato per il rinnovo del contratto nazionale della sanità privata, scaduto da 14 anni.
A Como, in una nota congiunta indirizzata alla vice prefetto di Como dott.ssa Emanuela Saveria Greco, i rappresentanti sindacali per il settore pubblico Angelo Goffredi (Cisl Fp dei Laghi), Giuseppe Callisto (Fp Cgil) e Vincenzo Falanga (UIL F.P.L. del Lario) hanno evidenziato le difficoltà a cui andrà incontro il territorio, a seguito del mancato rinnovo del contratto per la presa di posizione delle controparti datoriali Aris (Associazione religiosa residenze socio sanitarie) e Aiop (Associazione italiana ospedalità privata):”Siamo particolarmente preoccupati per il risvolto che tale mancato rinnovo avrà sui dipendenti delle nostre strutture territoriali come Ospedale Valduce e Fatebenefratellli. I dipendenti hanno dimostrato nel corso di queste settimane impegno, professionalità e sacrificio pertanto il rinnovo contrattuale rappresenta per tutti loro un punto di partenza e di valorizzazione che 14 anni di mancato rinnovo non potranno mai colmareInoltre – proseguono i sindacalisti – siamo ulteriormente preoccupati per la vertenza dell’associazione “La nostra Famiglia” che per il territorio di Como vede interessati un centinaio di dipendenti che, potrebbero addirittura avere un cambio di contratto da sanità privata a contratto della riabilitazione. In questo caso ci sarebbe oltre al danno (del mancato rinnovo contrattuale) addirittura la beffa perché avrebbero un cambiamento in “pejus” delle loro condizioni lavorative. Per la delicatezza a cui è rivolto il servizio de “La nostra famiglia” non vogliamo neanche immaginare le conseguenze per le professionalità coinvolte”.
Anche a Varese la situazione è decisamente preoccupante, si parla di circa mille lavoratori coinvolti dalle conseguenze del mancato rinnovo. “È Aris, in particolare, che sta creando il problema – ha dichiarato Maria Paola Pasquarelli  della segreteria Fp Cisl dei Laghi – Sono loro che si sono messi di traverso con un’azione che non ha precedenti nella storia dell’Italia repubblicana. Hanno battuto i pugni sul tavolo, dopo che era stata raggiunta l’intesa ed erano già state fatte le assemblee con i lavoratori nei luoghi di lavoro. Un precedente pericoloso”.

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