Anche a Varese il lancio della Piattaforma della contrattazione territoriale

Il 28 febbraio, presso Unahotels (via Albani 73), dalle ore 9.30 alle ore 13.30, i sindacati unitariamente presenteranno durante un’iniziativa pubblica la Piattaforma della contrattazione territoriale.
La contrattazione territoriale e sociale, si svolge con i Comuni e rappresenta una delle azioni sindacali più innovative nell’ambito della tutela dei Diritti e della protezione dei cittadini e delle cittadine.
Si intende rilanciare la contrattazione poiché si esce dai luoghi di produzione, che hanno contraddistinto più di un secolo di attività sindacale, per interagire con le istituzioni allo scopo di proporre una piattaforma unitaria che sintetizza le tematiche da ritenersi prioritarie della nostra negoziazione sociale e territoriale, derivanti delle scelte di politica economica della legge di bilancio.
In Provincia di Varese risiedono oltre 870mila abitanti, di cui oltre 200mila over 65 e circa 135mila under 18. Le famiglie sono circa 380 mila.
L’auspicio è certamente quello di rendere più equi ed accessibili i servizi erogati dalle istituzioni, traendone un indiretto aumento del potere d’acquisto di e pensioni.
I temi che riteniamo dirimenti e che verranno illustrati nei particolari possono essere così sintetizzati:
Fiscalità, da declinarsi attraverso una convinta lotta all’evasione discale; l’applicazione della progressività, anche per quanto concerne la fiscalità locale; una soglia di esenzioni per i meno abbienti ed una politica delle tariffe a garanzia di tutti ed attraverso il ricorso a regolamenti ISEE condivisi territorialmente.
L’obiettivo del rilancio del confronto con i Comuni è quello di concorrere alla definizione di nuovi strumenti di tutela per le famiglie.
Il fulcro delle nostre iniziative sono le Politiche sociali, tema attraverso il quale rivendichiamo diritti per tutti coloro i quali in diversa misura convivano con un disagio: minori, fasce fragili della popolazione e non autosufficienti, disabili, anziani, caregiver fino ai lavoratori poveri, figura nuova, ma tristemente presente anche nel nostro territorio. Eliminare il lavoro povero non è certamente facile, ma siamo persuasi che il primo passo sia debellare la pratica degli appalti al massimo ribasso.
Auspichiamo città realmente accessibili ed inclusive, pensate secondo la logica della sostenibilità ecologica e della sostenibilità del suolo; una reale inversione di tendenza rispetto all’approccio urbanistico diffuso da decenni.
Ne discende la necessità di dotarsi di un sistema di trasporto pubblico in grado di non impattare con l’ambiente.
In tema di disuguaglianze è per noi imprescindibile tentare un’apertura al Bilancio di Genere pe superare un gap atavico anche dal punto di vista del reddito e dell’accesso alle opportunità di auto realizzazione tra uomini e donne.
Due temi finali, non per importanza, il reperimento delle risorse, sfruttando al meglio il PNRR ed il monitoraggio delle disponibilità delle risorse europee, oltre ad un adeguato utilizzo delle risorse prodotte dal lavoro dei frontalieri, tanto presenti in alcuni dei nostri Comuni.
Infine, il tema forse più importante per il benessere dei cittadini: l’integrazione tra il sistema sanitario, che deve svilupparsi capillarmente sul territorio ed un apparato socio assistenziale in grado di dialogarvi, poiché, non di rado, il malessere del cittadino non si può circoscrivere ad un singolo aspetto.
Le Organizzazioni sindacali hanno trasmesso la richiesta di incontro a tutti i 136 Comuni della Provincia di Varese.
Francesco Vazzana (Cgil Varese), Paola Gilardoni (Cisl dei Laghi), Pierluigi Pratola (Uil Varese)