Conciliazione dei tempi di lavoro e cura, parità di genere. La Giornata della donna a Como e Varese

Conciliazione dei tempi di lavoro e cura, parità di genere. La Giornata della donna a Como e Varese

Le esigenze di vita e i nuovi bisogni sociali, emersi chiaramente negli ultimi due anni, sollecitano un ripensamento dei sistemi di protezione sociale e, in generale, del welfare nel suo complesso. Tra le aree in cui intervenire ci sono, a titolo esemplificativo, gli interventi relativi al contrasto alla povertà e alle fragilità, i servizi di cura delle persone anziane e non autosufficienti, e le politiche di conciliazione vita-lavoro.
Non bisogna, però, dimenticare che uno degli obiettivi primari della nostra società è quello di garantire a tutte e tutti le stesse opportunità, consentendo la creazione da parte delle singole persone di un progetto di vita personale/familiare indipendente, e avere garantiti gli strumenti per poter dare un proprio contributo alla comunità. È proprio in questa chiara prospettiva che le persistenti differenze di genere nei diversi campi della società non possono essere ammissibili, richiedendo a tutti/e uno sforzo coordinato per assicurare le pari opportunità.
Una rilevante differenza si riscontra ancora oggi nella partecipazione al lavoro delle donne rispetto agli uomini. Il tasso di occupazione degli uomini tra i 15 e 64 anni in Italia si attesta al 69%, mentre quello delle donne al 51%. Nella provincia di Como la differenza è ancora di quasi 14 punti percentuali, (gli uomini sono al 73,7%, mentre le donne si fermano poco sotto il 60%%). A Varese la differenza è di quasi del 17% (tasso di occupazione degli uomini 75,6%l, le donne sono al 58,7 %) (dati istat 2022)
Un problema nazionale complesso, quello della parità di genere, che colloca l’Italia in tredicesima posizione nella classifica del Gender Equality Index dello European Institute for Gender Equality, con un punteggio di 68,2 punti su 100, inferiore di 2 punti alla media UE.
Tra le principali motivazioni che limitano per le donne la possibilità di assicurare con continuità l’occupabilità c’è la necessità di coniugare gli impegni di cura con quelli del lavoro.
I dati del rapporto annuale di Anpal confermano come la partecipazione delle donne al mercato del lavoro sia influenzata dai carichi familiari: nel 2022, tra le 25-49enni, il tasso di occupazione era pari al 77,4% per le donne senza figli e al 58,7% per le madri.
A Varese in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna Cgil Varese, Cisl dei Laghi e Uil Varese hanno voluto dedicare unitariamente, lo scorso 7 marzo, un seminario al tema della conciliazione dei tempi di lavoro e cura.
Occasione importante per riflettere insieme alle delegate e delegati che hanno partecipato ai lavori, con i contributi di Anna Danesi consigliera di parità della provincia di Varese, Linda Laura Sabbadini, già direttrice dell’Istat.
Fondamentale l’investimento nelle politiche di conciliazione come leva strategica per ridurre il gender gap occupazionale tra uomini e donne e promuovere un miglior bilanciamento dei tempi, attraverso la contrattazione delle flessibilità oraria ed organizzativa, l’estensione e qualificazione dei piani welfare aziendali, il rafforzamento dei servizi di welfare del territorio.

La promozione della parità necessità di un percorso che richiede un investimento culturale e di educazione che coinvolga anche i giovani e le giovani. A tal proposito, a Como, la Cisl dei Laghi insieme a Cgil Como e Uil Lario hanno proposto alle scuole secondarie di secondo grado di Como la visione del film “We want sex”, che racconta di discriminazioni di genere e le battaglie per i diritti nell’Inghilterra degli anni ’60.
Un’occasione per riflettere, assieme agli studenti e alle studentesse della città sulla parità di genere, a partire dal tema della lotta per la parità salariale, della conciliazione vita-lavoro e della leadership al femminile. Ai lavori hanno partecipato Rossella Polito (Ispettorato del Lavoro di Como), Franca Enrica Anzani (Consigliera di parità) Francesca Quagliarini (Assessore alle politiche giovanili, pari opportunità e diritti civili del Comune di Como).
«È essenziale che il sindacato confermi un impegno propositivo per diffondere una cultura della parità di genere e di valorizzazione delle differenze – commenta Paola Gilardoni, componente della segreteria della Cisl dei Laghi – al fine di rimuovere gli ostacoli alla partecipazione e alla crescita delle donne nella comunità del lavoro e in ogni ambito della vita sociale. Il pensiero va anche alle tante donne vittime di abusi, di violenze, private dei loro diritti fondamentali, oppresse da regimi totalitari e dalla guerra. Che la Giornata internazionale della donna sia l’occasione per riaffermarne la dignità e il valore, sempre e ovunque, senza se e senza ma».

 

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