Ennesima aggressione ad un agente di Polizia penitenziaria presso il carcere del Bassone di Como. Savignano: “Che l’Amministrazione penitenziaria si faccia carico del problema”
Momenti di tensione nella mattinata di martedì 8 marzo presso il carcere del Bassone di Como. A raccontare l’episodio è Giovanni Savignano, segretario generale FNS (Federazione Nazionale Sicurezza) Cisl dei Laghi. “Questa mattina attorno alle 10.30 un detenuto di nazionalità italiana ha chiesto di essere sottoposto a visita medica presso gli ambulatori dell’istituto – spiega Savignano -. Il soggetto è noto all’interno della struttura, in quanto quotidianamente millanta problemi di salute, infastidendo sia i sanitari che gli infermieri e affermando di non essere curato a sufficienza. Una volta terminata la visita e congedato dal personale medico il detenuto ha però rifiutato di lasciare gli ambulatori. Nella circostanza è intervenuto l’agente di servizio, il quale è stato dapprima oggetto di insulti e minacce e poi aggredito fisicamente. Stessa sorte è toccata ad un altro agente intervenuto in difesa del collega, anch’egli aggredito con dei colpi al volto, subendo anche, nell’atto di difendersi, delle ecchimosi alla mano. Entrambi gli agenti sono stati curati all’ospedale S. Anna di oggi, con una prognosi di 30 giorni per il collega che ha riportato un trauma alla mano e al volto, e sette giorni al primo agente che ha riportato dei colpi al volto”.
“Purtroppo il problema delle aggressioni al personale di polizia penitenziaria è ormai annoso e all’ordine del giorno – continua Savignano –. Un fenomeno non circoscritto al carcere di Como ma diffuso in buona parte degli istituti lombardi, vista l’alta percentuale di detenuti con disagio psicologico, disturbi della personalità o addirittura problemi psichiatrici. Per questo torniamo a chiedere all’Amministrazione penitenziaria di farsi carico del problema, mettendo in atto tutte le misure necessarie perché venga garantita l’incolumità del personale che presta la sua opera in carcere”.