Marco Mariotti confermato segretario generale della Fistel Cisl dei Laghi
MARCO MARIOTTI CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE DELLA FISTEL CISL DEI LAGHI
Il congresso della Fistel Cisl dei Laghi – la federazione sindacale che tutela i lavoratori dei settori dell’informazione, dello spettacolo e delle telecomunicazioni – svoltosi a La Fabbrica di Lomazzo lunedì 17 gennaio, ha confermato segretario generale Marco Mariotti.
Anni difficili. «La pandemia ha segnato in maniera significativa i settori che rappresentiamo, già da tempo penalizzati da una profonda crisi strutturale – spiega Marco Mariotti -. A pagarne il dazio maggiore è stato in particolare il comparto grafico-editoriale, per il quale è stato necessario un significativo ricorso allo strumento della cassa integrazione. Più altalenante invece la condizione delle aziende dei settori cartario e cartotecnico».
Risultati. «La Fistel dei Laghi arrivava da un periodo difficile frutto di problemi del passato – prosegue il segretario – usciti dal commissariamento, la nostra azione è stata principalmente improntata ad un percorso di ricostruzione non semplice e che la pandemia ha reso ancora più complicato, nonostante questo registriamo molti risultati positivi. Siamo riusciti a restare vicini ai lavoratori, garantendo una presenza il più possibile capillare sul territorio con tutte le difficoltà, abbiamo mantenuto in numero di iscritti che ad oggi sono complessivamente un migliaio per i territori di Como e Varese e rinnovato i contratti nazionali di Cartai e Cartotecnici, Poligrafici, Grafica ed Editoria e TLC.
Sicurezza e perimetri contrattuali. «Le prospettive – prosegue il segretario – sono ora quelle di dare continuità al processo di ricostruzione avviato, facendo leva su valori fondanti che contraddistinguono l’azione della Cisl: concertazione, contrattazione, partecipazione e sicurezza. Proprio il fronte della sicurezza, particolarmente delicato per il nostro settore, si conferma uno dei campi su cui sarà importante lavorare con iniziative di formazione e informazione mai sufficiente visto i numeri drammatici dei morti e infortuni sul lavoro. Così come sarà necessario ragionare su una più marcata definizione dei “perimetri contrattuali”, riordinando le filiere produttive visto che ci troviamo a rappresentare categorie che spesso si sovrappongono e confondono tra loro prodotti e contenuti. Pensiamo, ad esempio, alle aziende del settore telecomunicazione, che una volta limitavano il loro campo d’azione alla comunicazione, mentre oggi si occupano anche di editoria, cartacea e digitale. In questo senso è necessario costruire contratti i cui confini tra un settore e l’altro siano più adeguati alla situazione attuale oltre a rivedere le classificazioni professionali inserendo profili nuovi e valorizzando la polifunzionalità.
Vicino ai lavoratori. «Consolideremo la nostra presenza sui territori – conclude il segretario -, così da poter garantire una più puntuale informazione ai lavoratori sui temi che sono nelle nostre tesi congressuali e lavorare per renderli concreti, come favorire la contrattazione di secondo livello e, ultimo punto ma non ultimo come importanza, valorizzare i fondi pensione integrativi e l’assistenza sanitaria, temi sensibili da sempre alla nostra Organizzazione. Siamo riusciti a valorizzarli sul piano contrattuale seppur ancora non in maniera sufficiente ed è importante che i lavoratori e le lavoratrici conoscano bene. Sono maturi i tempi per rendere obbligatoria l’adesione ad un fondo pensione sia di categoria o a scelta del lavoratore proprio perché ancora molti lavoratori non ne hanno compreso i vantaggi e l’importanza per il loro futuro».