Nunzio Praticò confermato segretario generale della Fp Cisl dei Laghi

Nunzio Praticò confermato segretario generale della Fp Cisl dei Laghi

NUNZIO PRATICÒ CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE DELLA FP CISL DEI LAGHI

Il Congresso della Fp Cisl dei Laghi, categoria della Cisl che rappresenta e tutela i lavoratori dei diversi settori della Pubblica Amministrazione e dei Pubblici Servizi, svoltosi il 15 dicembre a Villa Cagnola (Gazzada – Varese) ha confermato Nunzio Praticò segretario generale, accanto a lui in segreteria Mirella Palermo e Giuseppe Landi.

Le “fatiche” di sanità e terzo settore. «A bilancio di questi ultimi due anni – spiega il segretario -, dobbiamo mettere le gravi difficoltà in cui sono stati costretti ad operare i lavoratori della sanità e del terzo settore che lavorano nelle Rsa e con gli anziani. Il Covid ha fatto emergere i limiti di un sistema svilito da tagli eccessivi ai bilanci e dalla mancanza di assunzioni, il che ha costretto lavoratori e lavoratrici a turni massacranti, inizialmente anche privi di sufficienti dotazioni di dispositivi di protezione individuale. Molti di loro hanno pagato questa disponibilità a caro prezzo, in termini di salute e di contagi. Ma va alla loro abnegazione e spirito di sacrificio il fatto che il sistema abbia tenuto. Noi abbiamo combattuto loro accanto, non li abbiamo mai lasciati soli, utilizzando, quando si rendeva necessario, anche strumenti virtuali di contatto che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia».

Enti centralizzati e locali. «Anche i lavoratori dei cosiddetti “Enti centralizzati” (Inps, Agenzia delle entrate, Demanio, Prefetture, Questure, Tribunali, Polizia Locale…), così come quelli delle funzioni locali (dipendenti regionali e comunali) hanno scontato gravissime carenze di personale. Settori in cui non c’è stato quel ricambio generazionale che un tempo favoriva una sorta di passaggio di testimone e di conoscenze tra chi arrivava e chi era in uscita. Oggi l’età media di questi lavoratori e lavoratrici va ben oltre i 55 anni e sul futuro si proietta l’incertezza del vuoto che verrà lasciato da chi terminerà il lavoro. Le ripetute promesse di nuove assunzioni sono fino ad oggi rimaste solo sulla carta, per cui ci siamo persi una generazione che avrebbe permesso, nei prossimi anni, di colmare questi spazi lasciati liberi. Nonostante queste difficoltà tutti i settori, durante la pandemia, hanno assicurato la tenuta del sistema sociale, erogando servizi essenziali».

«Ritengo che a tutti questi lavoratori – aggiunge Praticò – debba essere riconosciuto il diritto di avere carichi di lavoro equi, e stipendi proporzionati all’impegno profuso».

Rinnovi contrattuali. «Il fronte d’impegno che ci attende ora va nella direzione dell’auspicato rinnovo, entro fine anno, di tre contratti: il contratto delle Funzioni centrali, il contratto delle Funzioni locali e il contratto della Sanità pubblica. Contratti che per noi rappresentano un ulteriore passo avanti rispetto ai rinnovi effettuati nel 2018, perché arricchiti dall’introduzione di nuovi strumenti quali, ad esempio, lo smart working, oltre che dalla possibilità venga riconosciuta la carriera del dipendente pubblico, sia per quanto riguarda le progressioni verticali, cioè gli avanzamenti di carriera e il cambio di categoria, che le progressioni orizzontali, corrispondenti agli scatti economici».

Le RSU: «Il nostro impegno nel 2022 – conclude Praticò – si concentrerà sul rinnovo delle RSU (le Rappresentanze Sindacali Unitarie), che si svolgerà con ogni probabilità nel mese di aprile. Quelle elezioni daranno la misura della nostra rappresentatività nei luoghi di lavoro e, di conseguenza, della forza con cui potremo continuare a difendere diritti e interessi dei nostri lavoratori».

 

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