Ospedale di Menaggio: serve coinvolgere il territorio!

Ospedale di Menaggio: serve coinvolgere il territorio!

I sindacati confederali, della funzione pubblica e dei pensionati di CGIL, CISL e UIL in merito alla vicenda dell’Ospedale di Menaggio, come fatto negli scorsi anni anche nei confronti dei soggetti deputati alla gestione dei servizi sanitari (ASST lariana, ATS Insubria e Amministratori Locali), unitariamente ribadiscono e riaffermano la necessità di agire su alcuni elementi a garanzia della tutela della salute delle persone e famiglie del territorio. Serve mantenere un’offerta sanitaria dignitosa, che si occupi della salute dei cittadini residenti e dei turisti presenti nel periodo estivo del medio Lario attraverso il mantenimento dell’Ospedale di Menaggio quale unico e irrinunciabile presidio pubblico sul territorio. La struttura ospedaliera di Menaggio è un importante punto di riferimento per il territorio e per tale motivazione chiediamo confronto e dialogo aperto con tutti i soggetti deputati, con l’obiettivo di:
• garantire la presenza di un PS h 24 e il mantenimento di AREU internamente al presidio, con conseguente apertura del reparto di rianimazione già pronto e in attesa di collaudo
• ripristinare l’attività chirurgica ed i relativi reparti di degenza
• ripristinare il reparto di psichiatria (SPDC) già attivo presso l’Ospedale di Menaggio riorganizzazione del servizio psichiatrico in accordo con i Sindaci, valorizzando come fatto in passato la sinergia tra azienda ospedaliera e Comunità locale.

Questi elementi debbono essere correlati al potenziamento e sostegno del personale sanitario dell’Ospedale. Vi è la necessità di garantire certezze a chi lavora oggi in Ospedale a Menaggio ed anche chi ci lavorerà in futuro attraverso un’attenta ed oculata programmazione sanitaria frutto di studio dei bisogni territoriali e che pone come obbiettivo finale l’eccellenza e la qualità delle prestazioni erogate. Gli attuali lavoratori, che hanno contribuito a garantire la continuità del servizio, ma non possono proseguire in tale direzione se non con l’ingresso di nuove risorse di personale.

Un percorso teso alla promozione della rete territoriale di integrazione tra servizi socio-sanitari (del Piano Polo Territoriale) e sociali ,(del Piano di zona) da condividere con la ASST Lariana e l’Azienda Speciale centro Lario e Valli. L’offerta sanitaria nel medio Lario non trova infatti il suo perimetro di ricadute esclusivamente fra le mura dell’Ospedale Erba-Rinaldi, serve lavorare con modalità integrate tra ambito sociale, sanitario e socio- assistenziale.

La rete composta da sindaci, consiglieri regionali, azienda speciale, sindacati, associazioni e comitati territoriali sono i soggetti che devono collaborare alla riuscita di una progettualità condivisa e definita congiuntamente. E’ necessario l’impegno da parte degli amministratori locali per la realizzazione di un piano di Welfare locale, che renda attrattivo il medio alto Lario per i lavoratori e le loro famiglie, anche con risorse (integrate dal privato), alloggi e servizi dedicati, in un’ottica di progettualità innovativa e di prospettiva. A tal fine, rafforzare la presenza di alloggi e servizi dedicati, è necessario l’impegno degli amministratori locali oltre che il coinvolgimento della Camera di Commercio che, nell’ambito del Tavolo della Competitività, rappresenta il luogo di incontro dei vari stakeholders del Territorio per convogliare risorse e progetti.

Serve immaginare un nuovo modello di sostegno alla sanità integrato con il territorio e trasversale.

Ricordiamo che è già stato chiesto un incontro urgente al Direttore Generale dell’ASST Lariana, a cui non è stato dato nessun riscontro, e che essendo stato proclamato lo stato d’agitazione da parte del personale dell’Ospedale e si è in attesa di una convocazione da parte del Prefetto.

CGIL, CISL e UIL confederali, del settore pubblico e dei pensionati rivolgono un appello a tutte le parti coinvolte: è necessario lavorare con consapevolezza e ambizione. Serve proporre soluzioni, che siano frutto di confronto e sinergia.

«Da tempo si sta assistendo con grande preoccupazione alla progressiva contrazione delle attività e prestazioni sanitarie erogate dal presidio ospedaliero Erba Renaldi, che rende sempre più incerta la prospettiva – spiegano Paola Gilardoni, segretaria organizzativa della Cisl dei Laghi, e Giuseppe Landi, sindacalista della Cisl Fp dei Laghi che sta seguendo la vicenda -. Per questo è necessario e urgente prevedere un piano di inserimento delle figure professionali mancanti, che permetta di guardare con maggiore serenità al futuro».

«Nelle scelte organizzative, non si può prescindere dai bisogni sanitari e socio sanitari delle persone che risiedono, e dalle condizioni socio economiche di un territorio che ha caratteristiche peculiari. È fondamentale programmare azioni di sviluppo professionale e di prospettiva – proseguono Gilardoni e Landi -. Da qui la necessità che si costruisca un percorso condiviso, partecipato con le amministrazioni locali, l’ASST, l’ATS in riferimento alle rispettive titolarità, con le parti sociali, coinvolgendo il terzo settore, con lo scopo di promuovere un sistema di servizi fattivamente integrato tra assistenza ospedaliera e territoriale, rafforzando il sistema delle cure primarie, in considerazione dei diversi livelli di bisogno. La stesura del piano di sviluppo del polo territoriale dell’ASST e della nuova programmazione sociale locale dovrebbero rappresentare occasione per dare una risposta innovativa e di qualità al territorio».