Quali tempi per la città? Como verso un nuovo Piano Territoriale degli Orari

Quali tempi per la città? Como verso un nuovo Piano Territoriale degli Orari

Come gestire al meglio i tempi della città? Se l’è chiesto il Comune di Como che ha affidato, a questo scopo, alla cooperativa “Percorsi di secondo welfare”, spin off dell’Università degli Studi di Milano, e di cui Cisl Lombardia è partner da un decennio, di realizzare una ricerca per aiutare l’Amministrazione locale nella redazione di un nuovo Piano Territoriale degli Orari (PTO), aggiornando l’ultimo, ormai superato, datato 2007-2009.
Il rapporto, intitolato “Como verso un nuovo PTO” scritto da Eleonora Rossero, Simone Manfredi e Franca Maino, sintetizza il lavoro di analisi del contesto cittadino e l’attività di confronto con i diversi stakeholder territoriali, proponendo indicazioni utili al Comune per il rinnovo del principale strumento per la gestione delle politiche temporali. Il PTO rappresenta infatti un modello prezioso che i Comuni con più di 30.000 abitanti devono prevedere per coordinare e armonizzare il funzionamento dei servizi urbani per organizzare al meglio i tempi che influenzano la vita della città e di chi la vive.
La ricerca – presentata il 4 luglio nella Sala Stemmi di Palazzo Cernezzi, da Nicoletta Anselmi, assessore Tempi e orari della città del Comune di Como, Francesca Romana Quagliarini, assessore alla Politiche giovanili, Quartieri e Partecipazione del Comune di Como e Franca Maino, direttrice scientifica di Percorsi di secondo welfare e professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano – si è articolata in diverse fasi. In primis un’analisi documentale, partendo dal precedente PTO; ad essa sono seguite 24 interviste di profondità a 24 attori istituzionali e stakeholders rilevanti per gli scopi dell’indagine. Tra le istituzioni e gli enti coinvolti nella ricerca c’è anche Cisl dei Laghi.
I risultati dell’indagine hanno permesso di individuare tre aree tematiche emergenti, strettamente legate ai tempi e alla loro conciliazione: gli spazi di vita della città, le esigenze di lavoratori e lavoratrici e le opportunità di sviluppo del welfare aziendale, e la mobilità urbana. Per ogni area sono state definite delle azioni sulle quali i diversi attori e la cittadinanza stessa dovranno lavorare in sinergia nei prossimi mesi e nei prossimi anni, uniti dal comune obiettivo rendere Como una città più vivibile.
«La dimensione del tempo è una risorsa preziosa – commenta Paola Gilardoni, segretaria organizzativa della Cisl dei Laghi -. Il ritorno della ricerca, tesa alla promozione di un piano territoriale degli orari per la città propone un percorso di lavoro sul territorio che consideriamo molto interessante. Può essere occasione per rafforzare e qualificare i servizi di cura, di conciliazione vita lavoro, per lavoratrici e lavoratori ed i percorsi di mobilità locale, attraverso una fattiva interazione tra i diversi sistemi di welfare, territoriale ed aziendale, in considerazione delle caratteristiche del tessuto economico e produttivo. Sarà pertanto importante attivare reti di collaborazione tra istituzioni e rappresentanze economiche e sociali tese a innovare misure e strumenti che promuovano il benessere delle famiglie del territorio».

La ricerca è disponibile QUI.