PIÙ DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO: UN DOVERE! ADERISCI ALLA PETIZIONE

PIÙ DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO: UN DOVERE! ADERISCI ALLA PETIZIONE

DIFFONDIAMO IL TESTO DELLA PETIZIONE PROMOSSA DALLA CES, UNITAMENTE ALLE FEDERAZIONI INTERNAZIONALI DI CATEGORIA, DAL TITOLO “MORE DEMOCRACY AT WORK”, ALLA QUALE VI INVITIAMO AD ADERIRE, ACCEDENDO AI LINK PRESENTI A FONDO PAGINA.

 

I lavoratori europei stanno affrontando le pesantissime conseguenze sociali ed economiche causate dalla pandemia. Sarà possibile realizzare insieme una ripresa inclusiva e una transizione equa solamente seguendo principi democratici, che garantiscano a tutti i lavoratori la possibilità di partecipare alle scelte e di essere effettivamente coinvolti nella vita quotidiana dei rispettivi luoghi di lavoro.

La democrazia nei luoghi di lavoro costituisce un elemento essenziale per processi di ristrutturazione che siano socialmente responsabili e diano una soluzione a ciascun singolo lavoratore. La crisi finanziaria e la pandemia hanno evidenziato come le imprese che prevedono la partecipazione dei lavoratori assumano decisioni più mirate al lungo periodo e più sostenibili, con conseguenti vantaggi sociali ed economici. Allo stesso modo, le amministrazioni pubbliche e i fornitori di pubblici servizi possono trarre vantaggio dal coinvolgimento dei lavoratori, con un migliore accesso a servizi di qualità e una maggiore responsabilità nella fornitura dei servizi.

Tuttavia fin troppo spesso le direzioni aziendali non rispettano gli obblighi sanciti dalla legge di informare e consultare i rappresentanti dei lavoratori in tempi adeguati su piani aziendali che comportino conseguenze su posti di lavoro, reddito e condizioni di lavoro. Allo stesso modo, gli enti pubblici non garantiscono il pieno rispetto della democrazia nei luoghi di lavoro, peraltro nemmeno all’interno delle rispettive amministrazioni, e non prevedono sanzioni efficaci e dissuasive. In uno dei momenti più critici per l’intera Unione Europea, imprese, politici e legislatori devono farsi carico delle proprie responsabilità.

Facciamo appello alle istituzioni nazionali ed europee affinché intervengano immediatamente al fine di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori nei processi di ristrutturazione in tutti i luoghi di lavoro!

Le istituzioni europee e i governi nazionali devono mettere a punto misure concrete e rapide al fine di garantire un’efficace attuazione del diritto dei lavoratori all’informazione, alla consultazione e alla partecipazione nei processi decisionali delle imprese e delle pubbliche amministrazioni prima che vengano assunte decisioni che comportino conseguenze su posti di lavoro, reddito e condizioni di lavoro.

Facciamo appello alla Commissione Europea affinché sottoponga la questione all’attenzione dei governi europei, avviando laddove necessario le relative procedure di infrazione e pubblicando una Comunicazione che ribadisca l’obbligo di rispettare il diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione in tutti i posti di lavoro.

Facciamo appello ai governi europei affinché avviino le misure necessarie atte a garantire il rispetto del diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione a livello nazionale e transnazionale, garantendo l’accesso a rimedi tempestivi ed efficaci per i lavoratori e per i rispettivi rappresentanti, oltre a sanzioni dissuasive in caso di violazione dei diritti di informazione e consultazione dei lavoratori.

Facciamo appello alle istituzioni europee affinché rafforzino il quadro giuridico europeo in materia di democrazia sul lavoro e ristrutturazioni, al momento imperfetto e limitato. Chiediamo una revisione della Direttiva CAE e l’introduzione di un nuovo quadro orizzontale su informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori a livello di consiglio per le forme di società europee e per le imprese che ricorrono a strumenti di mobilità. L’accordo delle parti sociali dell’UE sui diritti di informazione e consultazione nei casi di ristrutturazione per i lavoratori e i pubblici funzionari delle amministrazioni dei governi centrali deve essere attuato attraverso una Direttiva.

Prima che venga assunta qualunque decisione, in qualsivoglia posto di lavoro in Europa i rappresentanti dei lavoratori:

• devono poter accedere tempestivamente a informazioni pertinenti e aggiornate in relazione all’impatto della crisi causata dal COVID sui risultati economici e sulla strategia dell’impresa, sui posti di lavoro e sulle condizioni di lavoro;

• devono poter disporre di tempo e risorse sufficienti per svolgere, con il sostegno di esperti, una valutazione approfondita delle informazioni ottenute, al fine di sviluppare alternative a misure negative, quali ad esempio licenziamenti o chiusure;

• devono poter concretamente discutere tali alternative con coloro che effettivamente si occupano del processo decisionale, i quali dovranno fornire una risposta motivata alle alternative proposte.

 

Non c’è tempo da perdere: c’è bisogno di un intervento urgente. Sono già stati avviati pesanti processi di ristrutturazione a seguito della crisi causata dal COVID-19. Il diritto fondamentale alla democrazia nei luoghi di lavoro deve essere rispettato ora più che mai.

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