Privatizzazione Poste Italiane. Rizzo (Slp Cisl Lombardia): «Difendiamo uno dei pilastri dell’economia del Paese»
La SLP CISL Lombardia – Federazione Lavoratori Poste – manifesta seria preoccupazione riguardo la volontà del Governo di privatizzare la totalità delle quote azionarie di Poste Italiane.
Secondo Antonio Rizzo, segretario generale SLP CISL Lombardia, “questa scelta potrebbe compromettere l’efficacia dell’attuale modello, che ha garantito ottimi risultati di bilancio e il mantenimento di servizi essenziali per la società”. Rizzo annuncia, pertanto, l’inizio di una campagna per influenzare l’opinione pubblica contro questa possibile privatizzazione, così come dichiarato in più occasioni dal segretario generale, Raffaele Roscigno.
Rizzo critica in particolare l’esclusione delle parti sociali dal processo di vendita delle azioni di Poste Italiane, iniziato con la cessione del 35% nel 2015. “Pur riconoscendo le pressioni economiche attuali – commenta – sosteniamo che una completa privatizzazione comporterebbe la chiusura progressiva di uffici in zone meno redditizie, soprattutto in aree rurali e periferiche, a danno dei cittadini. Ulteriori passi verso la privatizzazione di Poste Italiane significherebbero la perdita dei valori di unicità, integrità e sussidiarietà che hanno consolidato il ruolo di questa azienda nei settori sociali ed economici del Paese. Voglio evidenziare anche il ruolo cruciale svolto da Poste Italiane durante l’emergenza sanitaria, nell’erogazione di servizi fondamentali, anche nei piccoli Comuni, il suo contributo alla transizione digitale del Paese e nella fornitura di servizi pubblici. Siamo preoccupati per l’impatto che una gestione più orientata al privato potrebbe avere sull’occupazione in Lombardia, regione con la maggiore densità abitativa, dove 16.000 dipendenti delle Poste servono milioni di utenti. Invitiamo cittadini, forze politiche e organizzazioni civili a unirsi alla difesa di Poste Italiane, pilastro della coesione sociale e della stabilità economica”.
CISL Lombardia si impegna a tutelare l’identità e la missione di Poste Italiane, promuovendo un ampio dibattito pubblico sulla questione. “Continueremo a seguire gli sviluppi di questo piano e a lottare per un futuro dove i servizi pubblici siano mantenuti e valorizzati a beneficio di tutti”, afferma Rizzo.
In conclusione, Rizzo sottolinea l’importanza di una vasta mobilitazione per salvaguardare un’eredità cruciale per il Paese e per assicurare il mantenimento del controllo pubblico su un’azienda strategica.