A Varese si gioca d’anticipo, anche rispetto alla normativa nazionale, e sigla un accordo che non ha precedenti in Italia. Merito di Confartigianato, Uniascom e Cisl dei Laghi, firmatari di un’intesa che punta a fornire regole certe e concretezza futura all’alternanza scuola-lavoro. Al centro dell’intesa, l’apprendistato di primo livello.
Il testo dell’intesa
RASSEGNA STAMPA
Per i sindacati di Categoria Cisl dei Laghi dei Metalmeccanici, Tessile, Chimico e Commercio FIM, FEMCA e FISASCAT: “Accordo apprendistato importante per combattere la disoccupazione giovanile”
Larghi: “I tempi sindacali non possono essere una scusa per rinviare la firma su accordi importanti come questo”
“I sindacati non devono solo tutelare i lavoratori, ma anche crearli, partecipare alla loro formazione”.
A spiegare così l’importanza dell’accordo sull’apprendistato firmato ieri da Confartigianato Varese, Confcommercio Varese e Cisl dei Laghi è Fabrizio Ferrari, segretario generale FISASCAT dei Laghi.
“L’emergenza lavoro non è ancora finita – prosegue il segretario del commercio nei territori di Varese e Como – Un accordo come questo dà possibilità di inserimento nel mondo del lavoro ai giovani. E vista la forte disoccupazione che colpisce in particolar modo questa fascia di popolazione, non possiamo esimerci dal sottoscrivere questi accordi. Il tutto va fatto con rapidità e concretezza, perché questo genere di accordi possono da subito mettere in moto un meccanismo che conduca al lavoro. Proprio i tempi biblici con cui solitamente si affrontano questo genere di cose sono parte dei problemi di questo Paese. Non si può puntare il dito verso chi ha deciso di sottoscrivere questo accordo: ha fatto bene Larghi, fosse stata coinvolta in prima persona la FISASCAT ci saremmo comportati allo stesso modo. Davanti ad occasioni come queste non ci si può pensare sopra due volte: nel momento in cui alcune parti prendono tempo o non possono sottoscrivere un accordo, si deve avere il coraggio di proseguire da soli. Mi auguro che ora chi è in ritardo su questo tema rifletta e si metta in moto per raggiungere questi obiettivi. Non ci sono ragioni politiche dietro questo accordo: – la chiosa del segretario generale della FISASCAT Cisl dei Laghi – il lavoro è al centro della tutela sindacale”.
Giudizi positivi li esprime anche Daniele Magon, segretario generale della FEMCA Cisl dei Laghi: “La mia categoria crede molto nel sistema duale. Riteniamo sia importantissima la creazione di un contatto diretto tra il mondo della scuola professionale e quello delle professioni stesse. Il loro scollegamento ha portato gli istituti scolastici a mettere sul mercato lavoratori che spesso non avevano la giusta professionalità, cosa che ha contribuito a portare la disoccupazione ai livelli attuali. E’ quindi fondamentale che i ragazzi escano da scuola avendo già acquisito quelle competenze che vengono ricercate dalle imprese sul mercato del lavoro: il bisogno dell’azienda deve essere convertito in capacità della scuola di immettere sul mercato lavoratori con la professionalità richiesta”.
Sulla stessa linea d’onda anche Mario Ballante, segretario generale della FIM Cisl dei Laghi: “In questo caso Larghi ha fatto bene a firmare: la necessità di implementare l’apprendistato c’è ed è forte, è necessario incrementarlo perché c’è il bisogno di far lavorare i giovani. Un accordo come questo è una delle risposte migliori che si possano dare alla disoccupazione giovanile. Vi è poi l’intenzione di implementare la parte riguardante l’alternanza scuola-lavoro: mi auguro si possa intervenire fin da subito, perché non vedo la scuola preparata a gestire questo aspetto”.
Ad entrare nel merito dell’iter che ha portato alla firma Gerardo Larghi, segretario generale della Cisl dei Laghi: “E’ un ottimo accordo, che serve a dare e garantire lavoro ai giovani. Questo a noi interessa e questo pensiamo sia l’interesse primario di un sindacato. Gli altri sindacati confederali, di cui abbiamo la massima stima, hanno fatto scelte diverse. Scelte che rispettiamo, pretendendo però vengano allo stesso modo rispettate le nostre, oltre che la nostra autonomia. I tempi delle riunioni sindacali non possono essere una scusante per rinviare tutto, soprattutto quello che serve a dare contratti alle persone e quindi lavoro alla gente. Tra lo stare ai riti e lo stare con i lavoratori la Cisl dei Laghi – sottolinea Larghi – preferisce questa seconda via: i riti solenni non ci interessano, ci interessa lavorare con e per la gente. Abbiamo fatto questa scelta come Cisl dei Laghi e tutta l’Organizzazione la condivide . Sia CGIL che UIL avevano in mano l’ipotesi d’accordo da tempo, un testo su cui abbiamo lavorato assieme a loro ed alle associazioni datoriali per un anno e mezzo. Uno spettro temporale però assai ampio, soprattutto se si pensa che il 28 febbraio è una scadenza chiara e netta per quanto riguarda le doti. Non è quindi possibile che le persone rischino di avere dei mancati benefici perché noi abbiamo i nostri tempi da rispettare. In questo senso – conclude il segretario generale della Cisl dei Laghi – abbiamo provato personalmente, sia io che Roberto Pagano, a coinvolgere le altre due sigle confederali nella firma dell’intesa, ed è chiaro che qualora ci fosse stata la possibilità di giungere ad un accordo unitario si sarebbe anche potuto rinviare la firma di qualche ora, ma per noi non era possibile prorogarla di settimane o mesi”.
Secondo Roberto Pagano, segretario generale aggiunto della Cisl dei Laghi, “nel merito, l’accordo serve a favorire l’accesso al mondo del lavoro a molti ragazzi della provincia di Varese. Alcuni lo definiscono accordo solitario sull’apprendistato, io credo non sia importante la definizione quanto la sostanza. Non credo sia né un accordo solitario né una firma separata. Noi come Cisl dei Laghi siamo per la negoziazione tra le parti e auspichiamo che questo accordo possa incrementare l’occupazione giovanile. Essendo un accordo cedevole, auspico poi sia propedeutico alla realizzazione di accordi regionali e nazionali su questo tema, cui la Cisl dei Laghi potrà aderire”.
Apprendistato: come investire sul futuro dei giovani!
Primo accordo a livello nazionale sottoscritto tra Confartigianato, Confcommercio e le organizzazioni sindacali per dare concreta attuazione ai decreti legislativi che regolamentano l’apprendistato duale per i giovani che ancora frequentano gli istituti scolastici.
In Italia il tasso di disoccupazione, tra i 15 e i 24 anni, è del 41,6%, la popolazione che studia e lavora arriva solo ad un 3,7% contro la media europea del 12,9% e i giovani non più inseriti in un percorso scolastico/formativo (i cosiddetti Neet: Not in Education Employment or Training) sono oltre 2 milioni e costituiscono circa il 24% dei giovani tra i 15 e i 29 anni (la media nella UE è del 15,9%). Nuove generazioni e mercato del lavoro: l’impegno di Confartigianato Imprese Varese, Confcommercio e sindacati, su questo fronte, non è nuovo. Dopo aver siglato, nell’aprile 2015, un accordo sui tirocini e l’apprendistato per orientare e promuovere l’inserimento lavorativo dei giovani mediante un coinvolgimento attivo delle imprese, ora è la volta di un accordo – il primo in Italia – per dare piena attuazione al contratto di apprendistato di primo livello volto a quei giovani che frequentano, ancora, gli istituti scolastici per il raggiungimento della qualifica professionale. Con l’accordo di oggi, martedì 2 febbraio, siglato tra Mauro Colombo (Direttore Generale di Confartigianato Varese), Sergio Bellani (segretario generale Uniascom – Confcommercio Varese) e Gerardo Larghi (segretario Cisl Varese Laghi) si dà piena e concreta attuazione ai decreti legislativi 81 e 150, con l’obiettivo di rilanciare l’apprendistato di primo livello al fine di ridurre la dispersione scolastica, ampliare l’offerta formativa e, soprattutto, rafforzare quel collegamento tra mondo scolastico e lavorativo che fino ad oggi è mancato. In sintesi, le parti sono pronte a passare ad una reale sperimentazione sullo strumento dell’apprendistato, che per i giovani rappresenta una valida opportunità per raggiungere una qualifica o un diploma professionale ed è un canale privilegiato per il logo ingresso qualificato, e qualificante, nel mercato del lavoro. Su un totale di 2.519 contratti di apprendistato (che da sempre rappresenta lo strumento privilegiato per la trasmissione delle competenze tra imprenditori e giovani) avviati in provincia di Varese nel 2014, 1808 hanno interessato giovani tra i 15 e i 24 anni.
L’accordo tra le parti, però, si concentra anche su tutti gli altri strumenti che rientrano nel cosiddetto “sistema duale” rivisto dal Jobs Act:
- l’integrazione tra scuola e lavoro basata sulla collaborazione tra istituti e imprenditori,
- i tirocini curriculari ed extracurriculari, utili per l’orientamento professionale,
- l’alternanza scuola/lavoro per fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, anche quelle competenze necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro alternando ore di studio, ore di formazione in aula e ore in azienda.
<Questo accordo rappresenta un passo importante – sostengono le parti coinvolte – per rendere finalmente operativo, e utilizzabile, l’apprendistato di primo livello. Non possiamo pensare di recuperare la competitività delle nostre aziende senza un vivaio di giovani preparati e motivati da inserire in azienda. L’accordo tra Confartigianato, Confcommercio e Cisl è un atto consapevole di responsabilità nei confronti del nostro territorio. Da tempo sosteniamo che imprese, scuole, università, enti formativi devono lavorare insieme per sapere ciò che serve alle prime e ciò che possono fare le seconde per superare il gap che ancora le separa. Una cosa è certa: senza politiche di insediamento dei giovani in azienda, si rischia di andare verso una desertificazione produttiva dettata dalla mancanza di linfa nuova nei progetti e nei prodotti. Affiancare e sostenere le imprese, e le scuole, nell’attuazione dell’apprendistato è, soprattutto in questo momento economico, una scelta fondamentale e lungimirante>.
